Mandamenti e Comuni del Circondario di Mondovì
III.)
metallico sul fiume Bonnida dì 50 metri di lunghezza, costruito dalle Officine di Savigliano.
Cenni storici.— Ebbe il nome, come Brunetto dai pruni, dai molti salici onde era ingombro l'alto luogo ove sorse. Era cinto di un grosso ed alto muro e munito di varie torri, e vi si accedeva per sole due porte con ponti levatoi. Lo distrussero i Saraceni di Frassineto, e gli abitanti costruirono allora al basso il Salicetto odierno. Il comune d'Asti ne investì i Del Carretto. Nel 1639 fu assediato e distrutto dagli Spagnuoli per vendicare la morte di don Martino d'Aragona. Appresso divenne feudo dei Damiani di Priocca. Nel 1795 Bonaparte, dopo la presa del castello di C.osseria, vi stabilì il suo quartier generale.
Coli, elett. Cuneo IV (Mondovì) — Dioc. Mondovì — P3 T. e Str. ferr. Torino-Savona.
Mandamento di M0K02Z0 (comprende 4 Comuni, popefl. 7308 ab.). — Territorio coltivato principalmente a gelsi e cereali. Vi fanno però buona prova anche gli alberi d'alto fusto, massimamente i noci, le quercie e gli ontani, e vi si allevano animali bovini e suini. E bagnato dal torrente Brobbio, dalla bealera di Garrii e da vari canali.
Morozzo (2080 ab.). — Sulla sinistra del Brobbio, a nord-ovest da Mondovì, da cui dista 14 chilometri, ed è diviso in parecchie frazioni, fra cui quella ili Troglio, rinomata per una strada romana che l'attraversava. Due parrocchiali, una della Natività della Vergine e l'altra di San Rocco. La prima fu costruita su disegno del celebre architetto Gallo, monregalese, e dipinta dal Feu. Piazza e fontana, detta Ghibellina, nel centro dell'abitato. Dei castelli onde andava munito non rimangono che pochi avanzi, ed il solo palazzo che ancora vi sorge è quello della nobile famiglia Gordero di Pamparato. Congregazione di carità, lasciti Eula e Mondino. Cereali, gelsi, legnami, pascoli, animali bovini e suini.
Cenni storici. — Molte e preziose anticaglie rinvenute nell'agro ili Morozzo e trasportate a Torino attcstano che la fondazione di codesto luogo lisale a tempi molto remoti. Nel medioevo fu travagliato dalle guerre, così frequenti in quell'epoca, ed ebbe proprii signori, dai quali dipendevano molli altri paesi ; ina nel 1347 furono costretti a cedere al comune di Mondovì tutti i diritti che avevano su questo borgo. Nel 1403, durante la guerra fra i principi d'Acaia e i marchesi di Monferrato, fu saccheggiato ed arso dalle soldatesche monferrine. Verso la metà del secolo XVII i principi Sabaudi rinvestirono di questo feudo i Morozzo, divisi in molti casati. Quelli che portarono semplicemente il nome di Morozzo andarono a porre dimora alcuni in Mondovi ed altri in varie città del Piemonte.
Coli, elett. Cuneo IV (Mondovì) — Dioc. Mondovi — P2 T.
Margarita (1495 ab.). — Sta sul fmmirello Brobbio, che viene dal lago di Bei-nette, a 3 chilometri da Morozzo, con parrocchiale riedificata di Santa Margherita, e nella contrada principale, detta Piazzo,, il palazzo dei conti Solare della Margarita, al quale va annesso un ampio ed ameno giardino. Sulla strada per Cuneo sorge una torre, con lenimento, già della città di Mondovì, ed acquistato poi dai detti conti. Congregazione di carità, Asilo infantile. Cartiera a macchina, torcitoio da seta idraulico, molini, seme bachi. Cereali, gelsi, ortaggi.
Cenni storici. — Fece parte, sotto i Romani, della tribù Ganiillia, e quindi del popoloso borgo di Morozzo. Nel secolo XIV n'ebbe il dominio il marchese Teodoro Il di Monferrato, durante la cui signoria ebbe a soffrire gravi danni dalle truppe di Lodovico di Savoia, e altri danni, nel 1799, dalle truppe repubblicane francesi. Ebbe tra' suoi feudatari G. Filippo Morozzo, i Sandri di Monibasiglio e i Solaro, che lo tennero come contea.
Uomini illustri. — Di questi ultimi due principalmente-vennero in fama: il conte Giuseppe Maria Solaro della Margarita (nato nel 161-4, morto nel 1719), luogotenente
138 — La I'afrla, voi. 1.