Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincia di Cuneo', Gustavo Strafforello

   

Pagina (103/516)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (103/516)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   •10-2
   Parte Prima — Alta Italia
   MANDAMENTI li COMUNI DEL CIRCONDARIO DI MONDOVÌ
   appartenenti al distretto militare di mondovì
   Mandamento di MONDOVÌ' (comprende 3 Comuni, popol. 21,023 ab.). — Territorio parte in collina e parie in piano, generalmente assai fertile in ogni sorta di vegetabili e particolarmente in grano, meliga, uve, patate ed eccellenti castagne. Produce anche funghi in copia, ottimi tartufi, ed è coltivato in vari luoghi ad alberi fruttiferi e gelsi e non manca d'alberi d'alto fusto.
   Mondovì (8738 abitanti presenti nel centro e 17,530 abitanti residenti nel Comune al 31 dicembre 1881). — Sorge e si stende sulla destra del fiume Ellero. È composto della frazione elevata detta Piazza e di quattro altre parti denominate : Ureo, Borgatto, Pian della Valle e Carassone, le quali costituiscono il nucleo principale della popolazione. La parte elevata, che distinguesi col nome di Mondovì Piazza, è cinta di antiche mura, ed è la residenza delle autorità civili, giudiziarie, militari ed ecclesiastiche; la parte bassa, distinta col nome di Mondovì Breo, è il centro del commercio e dell'industria. Da non molto Mondovì Piazza e Mondovì Pireo furono unite fra loro per mezzo di una ferrovia funicolare a vapore, costruita dall'ingegnere Alessandro Ferretti, di Mantova, il quale la cede in seguito alla Società Monregalese costituitasi fra cittadini per la costruzione di opere pubbliche. Questa, dopo compita la conduttura di acqua potabile, modificò il sistema della funicolare sopprimendo l'applicazione del vapore per forza motrice e sostituendovi quella dell'acqua che determina con la gravitazione il moto.
   Mondovì Piazza sta a 518 metri sul livello del mare e a circa 68 chilometri da Torino. La piazza che le dà il nome è di forma esagona, adorna di portici e di begli edilizi; tutto il luogo poi è cinto di antiche mura, a cui mettono capo le vie principali distendendosi pel pendìo del colle. All'estremità che guarda a sud sorge una cittadella in forma di poligono irregolare, fatta erigere nel 1573 dal duca Emanuele Filiberto e ridotta ora a caserma. Più in alto havvi un'altra piazzetta detta Belvedere, con torre di cui diamo la vedula (fig. 2G) e da cui si presenta all'occhio uno dei più stupendi panorami sulla pianura del Piemonte e sull'ampia distesa delle Alpi. Quivi era il monumento al rinomato fisico P. Beccaria, che fu trasportato in seguito sulla piazzetta del R. Liceo e Convitto. Egli si servì della torre antichissima che là sorge come punto fisso per la misurazione del meridiano, nell'anno 17G2. Questa operazione fu poi ripetuta nel 1821, sulla medesima torre, dai due celebri astronomi Plana e Carlini.
   La cattedrale di San Donato (prima delle cinque parrocchie, con bella facciata e due magnifiche sagrestie ornate di bei dipinti del Bongiovanni, del Pozzi, del Taricco di Cherasco, del Cambiaso, genovese) ò a tre navate sorrette da trentadue colonne marmoree e da otto grossi pilastroni. Mirabile e la cappella in fondo alla navata destra, incrostata di finissimi marini, che ha sull'altare un crocefisso in alabastro di statura maggiore dell'ordinaria, esimio lavoro di Giuseppe Giudice, torinese. Degni di osservazione sono anche l'aitar maggiore, splendente di marmi preziosi e di fregi aurei ed argentei, l'organo dei fratelli Serassi, bergamaschi, e gli stalli del coro, ornati di pregevolissime scolture in legno. Sotto l'episcopato di inons. Tommaso Ghilardi dipinsero la Cattedrale il Gonin, il Vinai, l'Hartmann ed il Morgari, uno dei più valenti maestri dell'Accademia Albertina di Torino.