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Parie Prima — Alla Italia
Monferrato, finché la pace di Gherasco lo diede ai duchi di Savoia. L'ebbero in feudo i Beccaria, i Crattarola e gli Incisa conti di Grognardo.
Coli, elett. Cuneo III (Alba) — Dioc. Alba — P3 T. a Santo Stefano Belbo.
Castiglione Tinella (1GG8 ab.). — Sorge in altissima collina, sulla destra del 'Pinella, con recente ponte in pietra, affluente del Belbo. Oltre la parrocchiale solivi due altre chiese e 1111 santuario nei dintorni delto della Vergine di Tinella. Piccola piazza vicino al luogo dell'antico distrutto castello, già munito di alte torri. Congregazione di carità. La ricchezza principale consiste nelle uve eccellenti, quali sono il moscatello e il nebiolo.
Cenni, storici. — Appartenne al marchese di Stisa, come rilevasi da un diploma del 1001 dell'imperatore Ottone III, quindi a Bonifacio marchese di Savona e del Vasto, e nel 1142 al conte Oddone Boverio. Appresso fu posseduto dai marchesi di Busca, a cui sottentrarono quelli d'Incisa ; associaronsi quindi ad essi i Giorgis d'Asti, originari di Pavia. Sotto il dominio dei Sabaudi fu contado dei Verasis Asinari di Oostigliole. Nelle guerre del medioevo fra i marchesi di Monferrato e gli Astigiani, fra i signori di Milano e gli Alessandrini, fu più volte arso e distrutto con altri paesi limitrofi.
Coli, elett. Cuneo iii (Alba) — Dioc. Alba — P3 ivi, T. a Costigliole (l'Asti.
Cossano Belbo (2059 ah.). — Sorge in altura, alla destra del Belbo e a G chilometri da Santo Stefano Belbo, e la sua parrocchiale è dedicata a San Giovanni Battista. Congregazione di carità. Pascoli, uve, castagne, legname e cacio.
Cenni storici. — L'imperatore Ottone III confermò nel 1001 il possesso di questo borgo ad Olderico Manfredo marchese di Susa, dai cui discendenti passò a Bonifacio di Savona e quindi a Guglielmo marchese di Busca e suoi discendenti. Sul finire del secolo XII si trova che un Alfonso di Cossano si univa ai Biandrate, ai marchesi di Ceva e d'Incisa e marciava coi più illustri Astigiani alla conquista di Terra Santa. In seguito Cossano fu sottomesso a parecchie nobili famiglie astesi, finché fu ricuperato dai Busca; ina gli Astesi lo riconquistarono, e nel 1431 ebbe a patire nuovi danni per parte del condottiere Sforza di Cotignola, finché tornò ai Busca.
Coli, elett. Cuneo III (Alba) - Dioc. Alba — P3 ivi, T. a Santo Stefano ISelbo.
Mango (225G ab.). — Siede in alto colle e in clima saluberrimo, a 13 chilometri da Santo Stefano Belbo. Parrocchiale di S. Giacomo Maggiore con campanile notabile per la sua altezza e bella architettura. Palazzo comunale e castello costruito sul principio del secolo XVIII dalla famiglia Busca, ed ora dei conti Mola di Larissè. Congregazione di carità e Ospizio Cane. Cereali, gelsi, uve, famoso vino dolcetto. Filatoi di bozzoli e fabbrica rinomata di liquori.
Cenni storici. — Ebbe a signori i marchesi discendenti da Manfredo III Lancia di Busca, conto di Nevigliò e di Cossano.
Coli, elett. Cuneo III (Alba) — Dioc. Alba — P2 ivi, T. in Alba.
Rocchetta Belbo (353 ab.). — Sta sopra una roccia, diviso in due borghi, uno a destra, l'altro a sinistra del Belbo, con parrocchiale, Congregazione di carità e Opera pia Rolando. Bozzoli, cereali, squisito vino dolcetto e selvaggiume. Molino da grano, maglio per fabbricazione d'attrezzi rurali.
Cenni storici. — Circa la metà del secolo XII erano signori di codesto luogo i marchesi di Busca, consignori di Govone, i quali diedero personaggi cospicui. Nel 1265 il feudo passò a Giovanni Bertoldo, nobile astese ; e nel 12S0 Oberto BerLoldo vendè la giurisdizione di Rocchetta allo stesso Comune, ti quale pervenne quindi ai duchi di Mantova e per ultimo alla Gasa di Savoia.
Coli, elett. Cuneo III (Alba) — Dioc. Alba — P2 a Caglino, T. a Santo Stefano Belbo.