•10-2 Parte Prima — Alta Italia
Cenni storici. — Una lapide cori iscrizione romana scoperta nell'agro, ed ora a Cherasco, attesta l'antichità di La Morra, che trovavasi dapprima nel piano, dalla parte di levante, ossia nel quartiere dell'Annunziala; quando poi sorse il castello in vetta al colle, gli abitanti, per esser meglio difesi dagli assalti dei Barbari, costruirono lassù nuove case. Appartenne nel medioevo ai marchesi di Monferrato, quindi ai Falletti. Cadde nel 1131 in potere delle milizie del duca di Milano, che la sottomise ancora ai marchesi di Monferrato. Nel seguente secolo fu definitivamente compresa nel ducato di Milano e passò sotto il dominio di Carlo V. Nel 1736 il potere imperiale assoggettò La Morra e cinquantasette altri luoghi delle Langhe a Casa Savoia.
Uomini illustri. La nobile prosapia dei Falletti, originaria d'Alba e divisa in vari rami, quali sono i marchesi di Barolo, i conti di Villafalletto, ecc., ebbe in feudo La Morra col titolo di conti, e diede un gran numero di chiari personaggi, che troppo lungo sarebbe 1 enumerare. Degli altri illustri uomini che nacquero a La Morra, e non sono pochi, ricorderemo l'abate Luigi Richcri, che pubblicò varie raccolte di versi e di cui il nostro G. Bomba diede in lucc, nel 1853, una h'accolta di poesie inedite, e il celebre Sebastiano Vassalli, il quale, dopo aver combattuto in tutte quasi le guerre napoleoniche, fu nominato direttore degli studi della R. Accademia Militare di Torino, per la quale compose i notissimi trattati d'aritmetica, algebra e geometria, oltre la Guida dei Cadetti.
Coli, elett. Cuneo III (Allwt) — Dioc. Alba - P2 T.
Barolo (914 ab.). Questo paesello, il cui nome è così famigliare pel suo meritamente celebratìssinio vino, sta a est di Cherasco, sulla destra della Slura, fra Novello e La Morra, sul pendìo australe di un colle, a 4 chilometri da La Morra. Parrocchiale dì San Donato, con le reliquie di S. Barolo martire, da cui credesi che il paese derivasse il nome. Castello dei marchesi di Barolo. Congregazione di carità e Opera pia Barolo, che fabbrica e smercia i sullodati vini.
Cenni storici. — Fu dato in feudo da tempo remotissimo ai Falletti con titolo marchionale. I duelli di Mantova lo cederono a quelli di Savoia nella pace di Cherasco del 1631.
Uomini illustri. — Dei nobili Falletti marchesi di Barolo meritano speciale menzione i due ultimi: Ottavio Alessandro Carlo Falletti, morto nel 1828, senalore dell'Impero francese sotto Napoleone I, membro della R. Accademia delle Scienze, autore di un opuscolo critico sopra Vittorio Alfieri e di parecchie opere anonime; e il suo unico figlio Tancredi Carlo, morto nel 1838, autore anch'esso di varie opere, grande filantropo e caritatevole come il padre. Morto senza prole, lasciò il largo avere alla vedova marchesa Giulietta di Barolo, nata Golbert, la quale continuò l'opera di beneficenza del marito, fondò a Torino il Rifugio delle convertite, il monastero attiguo delle Maddalene, asili, scuole e altri utilissimi stabilimenti, accolse in casa sua Silvio Pellico e lasciò il patrimonio dei Barolo a varie pie fondazioni Coli, elett. Cuneo III (Alba) - Dioc. Alba — P2 ivi, T. a Monforte «l'Ali*»
Novello (1672 ab.). — Sorge in amena e ferace collina e in aria purissima, presso al Tanaro, a 5 chilometri di La Morra, con parrocchiale di San Michele arcangelo, d'ordine corinzio, costruita nel 1780 a forma di croce greca sulle rovine dell'antica chiesa feudale; è una delle più belle del circondario, con aitar maggiore di finissimi marmi, organo eccellente, preziose suppellettili e sotterranei. Belle ed agiate case ; tre piazze, di cui le due principali di forma quadrilunga. Vi si veggono alcuni tratti di bastione che congiungonsi al castello situato in vetta all'erto monte, a sud, e nel recinto del castello è un'alta muraglia, unico avanzo della rocca atterrata dai Vandali e dai Goti nel V secolo, A poca distanza, sul colle della frazione Petjre, trovasi un tempietto antico, d'ordine dorico, della Madonna della Neve, detta