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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Prima — A1 La Italia
   Liguri Stazielli ; fu noi medioevo compreso nel contado Albese Pompeiano. Fioŕ quando divenṭ capitale dell'estesissimo marchesato omonimo, e conteneva 22,00(1 abitanti con altri cinque borghi, incendiati e distrutti intieramente in occasione della peste del 1G30. La decadenza di Cortermlia incomincị sui primordi de' tempi moderni. Nel 1438 fu occupato con grave suo danno da Francesco Sforza, capitano di Filippo Maria Visconti duca di Milano; e danno maggiore cagionarongli i Genovesi nel 1520 colmando il porto di Savona, col quale faceva un commercio importante. Net tempi in cui dipendeva dai marchesi Del Garretto vi si batteva moneta.
   Uomini illustri. — Molli ne vanta Gortemilia, fra cui i seguenti: B. Guglielmo de Bubonis, uno dei compagni di S. Francesco d'Assisi ; Rolando Scarampi, patriarca di Costantinopoli nel 1300; il beato Enrico Scarampi, vescovo d'Acqui e poi di Feltre e Belluno; un Salvagni, consigliere aulico e barone del santo romano impero; B. Marrone, primo presidente del Senato e consigliere di Stato; l'abate T). Canonica, che succede nel 1781 al celebre P. Beccaria nella cattedra di fisica all'Università, di Torino; l'abate Desprotti, rinomato professore di matematica nella R. Accademia di Torino; P. G. Carrara, segretario del ministero degli interni; G. G. Gavallens, segretario agli esteri, ecc.
   Coli, elett. Cuneo Iti (Alba) — Dioc. Alba — P2 T.
   Bergolo (228 ab.). — Comunelle» in vetta ad una collina lambita dalla Bonnida e che prolungasi sino ai conlini di Gortemilia, da cui dista 3 chilometri. Parrocchiale della Natività della Madonna. Castagne, gelsi, patate ed uva detta dolcetti la quale dà vini generosi e sani
   Cenni storici. Appartenne a Bonifacio, marchese di Ceva e Gortemilia, morto il quale senza prole, dopo il 1184 pasṣ ai marchesi di Savona e Del Carretto, i quali ne fecero dono nel 1209 al comune d'Asti. Caduto questo in potere d'Amedeo V di Savoia, anche Bergolo fu a lui sottoposto.
   Coli, elett. Cuneo 111 (Alba) — Dioc. Alba — P2 T. a Gortemilia.
   Bośa (498 ab.). — Giace presso il Belbo, a 7 chilometri da Gortemilia, con parrocchiale di San N'azario, e i suoi prodotti principali consistono in molto grano, meliga, castagne ed uve che danno discreti vini.
   Cenni storici. — Cliiamavasi Bozeda nei mezzi tempi, e da Bonifacio marchese di Savona e del Vasto pasṣ ai marchesi di Ceva e Gortemilia, che lo sottomisero nel 1313 ad Amedeo di Savoia. Vi ebbero signoria i Bobbi, i Verri e i Falletti.
   Coli, elett. Cuneo iii (Alba) — Dioc. Alba — p1 in Alba, T. a Cortemilia.
   Castelletto Uzzone (603 ab.). — Sta nella valle dell' Uzzone che, uscendo dai balzi fra le due Bonnide, va a gittarsi nella Bonnida occidentale inferiormente a Cortemilia. Due parrocchiali : una della Madonna e l'altra di San Michele. Palazzo degli antichi feudatari e due piccoli castelli sui balzi suddetti. Congregazione di carità. Bozzoli, grano, vini, castagne e meliga.
   Cenni storici. — Fu posseduto dai marchesi Del Carretto, che lo trasmisero nel 1393 agli Scarampi, dai quali pasṣ ai Veglio d'Alba e da questi successivamente a molti altri feudatari.
   Coli, elett. Cuneo iii (Alba) - Dioc. Alba — P3 T. a Cortemilia.
   Castnio (1248 ab.). — Sorge a ovest sul dorso della collina che divide le due valli di Belbo e Bonnida, a 5 chilometri da Cortemilia, in aria saluberrima, con parrocchiale di Santa Margherita e Congregazione di carità. Grano, legumi, bozzoli, noci ed uve eccellenti, da cui spremisi un vino .squisito detto dolcetto.
   Cenni storici. — Credesi esistesse da tempi remotissimi, occupato dai Morici, e vi passassero, durante il dominio romano, molte soldatesche avviale ai lidi ligustici.