•10-2 Parte Prima — Alta Italia
seconda metà del secolo XVI e fu professore di gius civile nella R. Universilà d Torino ed autore di un trattalo De servitiis vussallornm ; il conte Gerolamo Morelli rinomato giureconsulto e senatore; Filiberto Melica, avvocato fiscale generale i Torino, e Francesco Alloi, mimico di grido.
Coli, elett. Cuneo III (Alba) — Dioc. Alba — P2 T. e Tramvia postale per Asti.
Castagnito (1119 ab.). — Sorge in silo montuoso, tra fertili colline presso 1; strada provinciale d'Asli e a 7 chilometri da Canale, con parrocchiale di San Giovanni Battista, di architettura assai buona, e la chiesa dello Spirilo Santo, di fornir elegante, dell'architetto Carelli, nativo del luogo. Congregazione di carità. A podi metri dalle due chiese vedonsi, sopra un rialto detto il Castello, le fondamenta d una torre che formava parte di uno dei principali castelli fra il Tanaro e il Borbore Grano, meliga, vino e cave di gesso.
Cenni storici. — Appartenne alla ciltà d'Asti, la quale lo diede in feudo a Rolari o Iloeri, principali suoi cittadini, dai quali il castello con la villa pigfic anche il soprannome.
Coli, elett. Cuneo III (Alba) — Dioc. Alba — Pa a Guarene, T. a Canale.
Gastellinaldo (1573 ab.). — Sul pendìo di un colle, cinto da colli minori ( bagnato dal rivo della Madonna delle x\je, a 5 chilometri da Cariale. Parrocchiali di San Dalmazzo e Congregazione di carità. Nebioli rinomati e fabbrica di laterizi
Cenni storici. — E rammentato nel diploma imperiale di Arrigo 1 del 1011 r favore dell'abbazia di San Benigno di Fruttuaria, ed al tempo dei Romani esistevi già lungo la via militare da Valenza ad Asti, come mostra la tavola Teodosiana L'ebbero poi i conti Ainoldi, che gli diedero il proprio nome, e questi estinti passi ai Malabaila, gentiluomini astisi, ed ai Damiani Del Carretto col titolo di conti.
Coli, elett. Cuneo iii (Alba) — Dioc. Alba — P2 ivi, T. a Canale.
Montà (3279 ab.). — Sta sopra un colle ridente circondato da altri, a 5 chilometri da Canale, con due parrocchiali di Sant'Antonio e di San Rocco, e pocc lungi un santuario venerato detto del Santo Sepolcro. Congregazione di carila Nella parte piti elevata trovasi la piazza della parrocchia e piU al basso ima contrada amplissima, fiancheggiata da una parte da un breve passeggio pubblici ombralo da acacie. Notevole soprattutto un grandioso castello dei Monadi Lavriano ullimi feudatari, i quali lo riattarono ed abbellirono internamente, ornandolo esternamente di vaghi giardini e di amene passeggiate. Uno stupendo salone di allezzi straordinaria sia nel centro di cotesto castello, i cui appartamenti sono assai bene distribuiti, con begli stucchi e lodati freschi. Frumento, uve, frutta, gelsi, tartufi e terra pregna di sale catartico.
Cenni storici. — Sorse nella seconda metà del secolo XIII, verso la fine del quale vale a dire nel 1290, i conti di Biandrate, che n'ebbero dapprima il possesso, le concederono agli Astesi in un con tutta la vallea eli Canale, che Io venderono nel 1300, ai figli di Umberto Rolario, ai quali rimase sino al 1415. Fu poi acquistato dai Malabaila, quindi passò per maritaggio al conte Tommaso Istradi d Sanfrè, i cui discendenti presero anche il titolo di conti di Montà. Estinti questi il feudo passò, per via di donne, ad altre nobili famiglie, fra cui notatisi quelle dei marchesi Patella, dei Wilcardel di Fleurv e dei Fall etti-Lai,igoschi di Barolo.
Uomini illustri. — Carlo Giuseppe Gay, clinico valente, autore di un'opera intitolata: Febbre popolare del Piemonte, ecc. (Torino, 1787).
Coli, eieLt. Cuneo III (Alba) — Dioc. Alba — P-' ivi, T. a Canale.
Moiiteu Roero (2800 ab.). — In collina, a 0 elnloinetrì da Canale, con parrocchiale semi-gotica di San Nicolò, Congregazione di carità e lascito De Giovarmi.