•10-2 Parte Prima — Alta Italia
Roddi (1309 ab.). — Nelle Lanche, sulla destra del 'Panaro e a 6 chilometri da Alba, con parrocchiale a tre navate della Madonna della Concezione, edificata sul finire del secolo scorso. Una Congregazione di carità e due Opere pie, Sineo e La Fontaine. Due piazzette; molti bozzoli e molta uva; gesso. Ileatcra, o gora, Roddi, derivata dirimpetto alla real tenuta di Pollenzo, dal Tanaro, discende nella pianura, inette in moto parecchi ruolini e rientra nel Tanaro in vicinanza d'Alba.
Cenni storici. — E mentovato nel diploma dell'imperatore Arrigo I del 1014 a favore dell'abbazia di Fruttuaria, e passò quindi ai marchesi di Monferrato, che lo alienarono, verso il 1524, a Giovanna Caraffa, moglie del conte G. F. Pico della Mirandola, nipote del celebre letterato. Pervenne quindi, per via di donne, ai conti di San Giorgio, ai Tizzoni, conti di Pezzana, ed infine ai Della Chiesa di Saluzzo.
Uomini illustri. — Nacquero in Roddi, fra gli altri, i dotti medici Giacomo e Giuseppe Baracchi, ed Amedeo Gavazzi ; d Grosetli, valente anatomico e professore di chirurgia nella li. Università di Torino.
Coli, elett. Cuneo 111 (Alba) Dioc. Alba — P2 ivi, T. in Alba.
Trezzo Tinella (8G6 ali.). — In mezzo a fertili colline, fra il torrente Tiuella ed un ramo del Tanaro, a 12 chilometri da Alba, con parrocchiale di Sant'Antonio abate e una Congregazione di carità. Uve, cereali, marziioh e castagne.
Cen)ù storici. — Nel diploma del 973 dell'imperatore Ottone, con cui faceva varie donazioni alla chiesa d'Asti, questo luogo è detto Terse. Già prima del 1200 ne erano padroni i signori di Rovello, i qpdi lo riconoscevano dai marchesi di Busca; passò quindi ai Lamenti d'Asti, dei quali Giovannone, non avendo lasciato che una figliuola di nome Violante, costei portò questo feudo ad Andrea dei marchesi di Busca, signore di Cossano, suo marito.
Coli, elett. Cuneo iii (Alba) — Dioc. Alba — i'1 T. ili Alba.
Mandamento di BOSSOLASCO (comprende 11 Comuni, popol. 78G1 ab.). — Territorio montuoso e produttivo soltanto per cereali. Lo attraversa una strada consorziale che da una parte lo pone in comunicazione con Alba e dall'altra collo stradale di Cevio che mette in Liguria.
Bossolasco (1121 ab.). — Sorge in colle elevato nell'alta Langa , a'cui piedi scorre il Belbo, a 25 chilometri a scirocco da Alba. Da quell'altura lo sguardo spazia su molte basse regioni del Piemonte e sten desi al Monferrato, ai molili liguri e alle Alpi che ne incoronano l'orizzonte. La parrocchiale di San Giovanni Battista è di antica ma non bella costruzione, con campanile tutto in pietra da taglio, innalzato nel 14G2. Da lungo tempo vi fu demolito l'antico castello dei marchesi Del Carretto, ma havvi sempre un palazzo di soda e regolare struttura appartenente ai marchesi Del Carretto dì Balestrino, in cui trovarli parecchi pubblici uffici. Congregazione di carità. Frumento, mais, castagne e fieno in copia, onde vi si allevano molli bovini così per l'agricoltura come pel bestiame da macello.
Cenni storici. — Trovasi ricordato nella carta di fondazione della chiesa di San Pietro in Musinasco, eretta nel 1077 da Imi Ila, sorella di Adelaide di Stisa. Nel 1471 Bossolasco era un marchesato comprendente parecchi Comuni; fu sottoposto ai signori Del Carretto, marchesi di Savona e di Bossolasco, ai conti di Biandrate, ai marchesi Del Carretto di Balestrino, ai marchesi di San Giorgio, ai Trotti di Mombasiglio, ai Val porga di Masino, ai Busca e ai marchesi di Monferrato. Sino al 1731- fu sotto l'alto dominio dell'imperatore, e non pervenne alla reale Casa di Savoia che a quel tempo, conservando la denominazione di feudo imperiale sino alla rivoluzione francese.
Coli, elett. Cuneo III (Alba) — Dioc. Alba - FJ T.