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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Cuneo
   .17
   Fig. 17. - Coro della Cattedrale d'Alba (da fotografia di Ciuveri).
   Cenni storici. — Alba c l'antica o rinomala Alba Pampciu. In ninno degli antichi scrittori si trova notizia della sua fondazione o dell'origine del suo nome, ina è probabilissimo derivasse da G. Pompeo Strabone (padre di Pompeo il Grande), il quale conferì molti privilegi ai Galli Cisalpini. Un'iscrizione citata da Spon (Misceli., p. IG3), secondo la quale Alba fu una colonia romana fondata da Scipione Africano e restaurata da Pompeo Magno, e indubbiamente spuria (Vedi Manxert, v. I, p. 2'.>5). Alba non possedeva grado coloniale, ina apparisce quale città municipale cosi-in Plinio come nelle iscrizioni, quantunque Plinio l'annoveri fra le vobìHa oppi/la della Liguria (Pi.in., Ili, f>, s. 7; Tol., Ili, 1. § 45; Oijeu,., laser. 217!)). Il suo territorio, al dire di Plinio (XVII, 4, s. 3), era già sin d'allora particolarmente adatto alla viticoltura.
   Del suo splendore a' tempi romani porgono testimonianza molti moniimcnli, fra gli altri, oltre l'ara prementovata e parecchie medaglie d'imperatori, meritano menzione alcune iscrizioni votive, di cui una al Genio della città, un'altra ad Augusto, una terza a Marco Aurelio, che ne restaurò con grande dispendio le strado ad Asti, Acqui e Bene Vagienna. Alcune urne sepolcrali furono raccolte dal conte Veglio di Castelletto ed un antico busto in marmo di donna, rinvenuto nello scavare i fondamenti di una casa, conservasi nel Musoo archeologico di Torino.