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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   •10-2
   Parte Prima — Alta Italia
   parie dell'antichissima e sommamente estesa contea d'Amiate. Nel secolo X passò sotto la signoria di Altineo II, figlio di quell'Allineo che fu compagno e vassallo di Roberto conte d'Auriate. Fu feudo, con titolo comitale, dei Garroni di Avigliana e P ebbero anche con titolo signorile i conti Fall etto di Montaldo-Roero e Villa. Negli anni 1799-1800 vi transitarono molte truppe e vi avvennero combattimenti tra Francesi ed Austriaci.
   Coli, elett. Cuneo I — Dio», Fossano — P2 a Villafalletto, T. a Costigliole di Saluzzo.
   Mandamento di VINADIO (comprende C Comuni, popol. 7783 ab.). — Il territorio si estende in monte e in colle. Contiene quattro laghetti in fondo al vallone dei Bagni ed altri due alla sommità del vallone di Schiaiilaur. Ila ubertosissimi pascoli e folte selve di faggi ed abeti. Il snolo è molto ricco di prodotti minerali ed acque salutari. Si notano fra le altezze di questo territorio il colle Bea varia, alto 2303 metri e l'Orgiasso alto 2443, con lago di forma ovale e Santuario di Sant'Anna. La maggior ricchezza del territorio consiste nel bestiame, nelle terme e nelle miniere.
   Vinadio (3403 ab.). — Giace alla sinistra dello Stura e una buon'ora prima di giungervi apparisce in fondo alla valle, col suo fortino in alto a destra e le sue case adagiate sul declive del monte. In alto a destra torreggia il suddetto fortino di moderna costruzione e fiancheggiato recentemente da muri di cinta, che protendonsi al basso sino alla Stura, intersecando la strada provinciale. Sugli alti contrafforti di destra e di sinistra siedono le due batterie staccate del Neghino e della Serriera. Parrocchiale di San Fiorenzo, Congregazione di carità, Comando locale d'artiglieria. Pascoli, molto bestiame, legname, selvaggina e pesci nei rivi Sant' Anna, dei Bagni, Rìofreddo, Parsca e Gravères, oltrecchè nella Stura. Stabilimenti metallurgici fondati nel 1820 e nel 1824. Nella frazione di l'ratolongu un incendio, scoppiato nel marzo del 1890, distrusse 54 case.
   Vinadio è rinomato principalmente per le sue Terme le quali trovansi entro un vallone laterale della grande valle della Stura di Demonte, che prese appunto il nome di vallone dei Bagni, mentre nella sua porzione inferiore è pure indicato delle Traverse. Esso sbocca nella Stura presso i casolari delle cosidette les Plancies. Lo Stabilimento dei Bagni (a 1330 metri dal livello del mare) porge tutti i comodi sia per quelli cui e consigliata la cura di quelle acque salutari, sia per un soggiorno alpino, molte essendo e piacevoli le escursioni che si possono tare nei monti circostanti.
   Le terme di Vinadio furono costruite in gran parte dal medico Giavelli di Cuneo, il quale, cotl'assistenza di re Vittorio Amedeo III, visitò parecchi stabilimenti balneari di Francia e si giovò dalle cognizioni acquistate nel suo viaggio per introdurvi un'ottima distribuzione e tutti i comodi possibili per gli ammalati.
   Le acque di Vinadio scaturiscono dalle fessure di una rupe quarzosa del Monte Oliva, con otto sorgenti; le prime sette spicciano dalla terra sopra lo stabilimento, entro il quale dislribuisconsi, mediante canali, per le varie operazioni termal L'ottava sorgente, eletta della Maddalena, trovasi sotto lo stabilimento e sotto una vòlta ammattonala, e nello spazio di 24 ore getta circa 3500 litri d'acqua. Coleste acque purganti e diuretiche esercitano un'azione elettiva sulla cute e sul sistema linfatico ghiandolare ravvivandone le funzioni. Per uso interno si prescrive l'acqua della sorgente superiore nella rocca e quella della Maddalena. L'acqua delle altre fonti si adopera per bagni semplici a vapore e per le doccie. Sonvi anche stufe naturali umide a 49 fino a 53-55° contro le malattie d'indole reumatica, fanghi utilissimi contro le affezioni artìtriche e muffe che hanno la medesima virtù terapeutica dei fanghi (1).
   (1) Vedi E. Pkrrokcito e li. Marchisio, Le Muffe alle Tenne di Viiuiélo (Congresso modico di
   Pavia, 1887). — Guida alle Terme di Vinailin, per il doli. g. Darajoi i (Torino, F. Casanova, 1877).