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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   r»o
   l'arte Prima
   Alla Italia
   applicano caldo sullo parli del corpo, mentre misurano la temperatura di 50-52 C. e vi si lasciano così lentamente raffreddare. Queste antiche Terme però stanno ora per acquistare una importanza grandissima di fronte agli stabilimenti balneari d'Italia. Esse, favorite dall'altezza e dalla posizione, se costituirono per l'addietro il ritrovo di molti che convenivano per la cura delle rinomate muffe, d'or innanzi formeranno centro di attrazione di bel numero tra coloro che abbisognano di un più rapido mezzo di rinnovamento dell'organismo. Alludo alle stufe che il eav. Sogno con coraggio ed intraprendenza lodevolissimi seppe far costruire, dietro consiglio ed eccitamento di molti, tra i quali 1 prof. Rizzozero e Perroneito, sotto la guida ed i suggerimenti del solerle dott. La ce, direttore sanitario, e specialmente del distinto dott. Marchisio che tanto nome seppe acquistarsi in questa specialità. Le stufe testò inaugurate, e messe a disposizione dei sofferenti e dei medici che volessero sperimentarle, sono camerette scavate nella viva roccia del monte, cosidetto il Slatto, circondate e percorse da cinque copiose sorgenti d'acqua minerale da 00 a 05 gradi centigradi, in guisa che l'ambiente presenta una temperatura costante da 40° a 56° ed anche più, se occorre. Chi vi entra dentro per l'operazione deve spogliarsi nell'antistufa da 36° a 44° e starvi qualche minuto. Solo dopo questa breve preparazione passa nella vera stufa. In questa rimane 3, 4, 5, G, 8, 10 minuti, secondo la sua forza eli resistenza ed a seconda che l'aria calda ed umida dell'ambiente apre pia o meno presto ì pori della sua pelle per dar esito ad un sudore straordinariamente copioso, che trascina con se i principi! morbosi dell'organismo. Si calcola che in pochi minuti si possono perdere parecchie centinaia di grammi di sudore e si comprende ciò quando si pensa che al 3°, 4°. 5° o 6° minuto, il sudore cola a rigagnoli su tutta la superficie del corpo. Di qual potenza sudorifera godono le stufe ! L'operazione della stufa non può durare più di 3, 4, G, 8 minuti. Grondanti sudore da tutte le parti del corpo, nell'antistufa si coprono con coperta di lana e ben preservati dall'aria fresca si è portati in camere destinate per la reazione. Dentro il letto ben caldo e coperti a dovizia si continua a sudare abbondantemente una, due, tre ore; vi si dorme sopra, dopo si va a passeggio. Così si conta una stufa che si ripete per due, tre, quattro, sei, otto giorni, lasciando l'intervallo di uno o due giorni dopo la 3a
   0 la 4a stufa. Annessa alla stufa vi è una grande sala destinata all'idroterapia, che riescirà non impari agli ultimi progressi della scienza medica. D'or innanzi coloro
   1 quali avranno bisogno di una cura più blanda e, diciamolo pure, più gentile, troveranno nelle muffe quanto di meglio possono desiderare. Quegli altri invece che vorranno procedere più rapidamente e guarire di pseudoanchilosi, di torpori muscolari, ingrossamenti cronici, di artriti croniche, ecc., avranno nella combinazione delle stufe colle muffe un tonico che non ha riscontro in nessuna farmacopea e che solo Valdieri in sì larga misura può offrire ai suoi ospiti.
   Avendo nel 185G offerto il municipio di Valdieri a Vittorio Emanuele II la privativa di caccia, nella parte più montuosa del territorio, il sovrano fece costruire alcuni anni dopo una elegante palazzina ed altre abitazioni per le partite di caccia. Si reca annualmente a queste caccie anche il sovrano regnante Umberto I.
   Cenni storici. — Il nome di Valdieri ebbe origine dalla voce teutonica Wald, che significa bosco. Dicesi che i religiosi di San Benedetto dissodassero questa valle, fondando l'abitato di Valdieri nel secolo XII. I suoi bagni ebbero rinomanza anche presso gli antichi, quindi decaddero e non riebbero faina che sotto il duca Emanuele Filiberto, che fece studiare queste acque da un comitato di medici, dopo che n'ebbe avuta guarigione Violante, vedova di Filiberto II.
   Uomini illustri. —- Qui nacquero uomini illustri, fra i quali il medico Bartolomeo Pomeri e due Ferrerò, l'uno celebre letterato, l'altro teologo.
   Coli, elett. Cuneo I — Dioc. Cuneo — P2 T.