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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Cuneo
   .17
   Cenni storici e uomini illustri. — Credesi che Robilante derivi il nome da una collina che gli sorge a scirocco e la cui terra è rossigna. Ne furono investiti con titolo comitale i N'icolis oriundi di Varallo, che acquistarono anche i feudi di Brandito e Vernante. Di questo nobile casato, che si divise poi in due rami, uno dei quali prese il nome di Brandizzo e l'altro ritenne quello di Robilante, fu il compianto conte Carlo Felice Nicolis di Robilante, nato nel !S2G a Torino, inviato nel 1871 ambasciatore a Vienna, ove fu molto accetto a quella Corte per le sue nobili maniere, ministro degli esteri dall'ottobre del 1S85 all'aprile del 1887, e nel 1888 ambasciatore a Londra. Soldato valoroso, non meno che abile diplomatico, egli perde un braccio combattendo per la patria e strinse la famosa triplice alleanza austro-i talo-tedesca.
   Coli, elett. Cuneo 1 — Dioc. Cuneo — P2 T. e Str. ferr. Cuneo-Robilante.
   Mandamento di SAN DAMIANO MACRA (comprende 8 Comuni, popol. 8020 abitanti). — Il territorio stendesi nella valle bagnata dalla Maira, fertile al basso e specialmente coltivata a cereali ; boschiva nella costa montuosa, con molta vegetazione di castagni, faggi, noci, quercie, pascoli. Nella parte montuosa le rocce sono schistoso-calcaree e calcaree compatte ; con le prime si fanno ardesie digrossate e dalle seconde estraggonsi pietre da calce.
   San Damiano Macra (3112 ab.). — Il Comune si compone di 52 borgatelle, di cui la principale, situata nella valle sulla sinistra della Maira e traversata dalla strada, addimandasi la Villa, a 2S chilometri da Cuneo e in situazione saluberrima. Parrocchiale dei Ss. Cosma e Damiano, di moderna ed elegante costruzione, vagamente dipinta, con allato una croce in pietra su piedestallo e davanti un viale spazioso per le fiere. Palazzo Massimo, già dei Maillard, marchesi di San Damiano, ornato di alcuni dipinti pregevoli. Vi si veggono anche pochi ruderi dell'antico castello, già appartenente ai marchesi di Busca. Ottime fontane d'acqua fredda. Due Congregazioni di carità e due Opere pie : Durando e Grassino. Il prodotto più lucroso consiste nel grosso bestiame, nel burro e nel carbone. Avanzi di antichità romane a Pagherò.
   Cenni storici. — Questo borgo, assieme a Pagherò e a Dronero, era chiamato nel secolo XIII ad eleggere cinque deputati che, in unione ai rappresentanti i Comuni della parte superiore della valle, dovevano eleggere il podestà di tutta la vallala. La prima signoria che concesse privilegi e franchigie a San Damiano fu quella dei marchesi di Busca. Nel 14-53 San Damiano e Pagherò compilarono propri statuti, approvati poi definitivamente dal marchese Ludovico I, e luttora conservati negli archivi di San Damiano. Questi privilegi e libertà si conservarono anche sotto il dominio dei marchesi di Saluzzo e del re di Francia (1548); si modificarono al passare sotto il dominio sabaudo nel 1001. San Damiano si onora dell'illustre famiglia dei Berardi, detta anche di San Damiano, dei Fiaschi e dei Verneti, che diedero
   chiari personaggi. Coll. elett. Cuneo i — Dioc. Saluzzo — P2 T.
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   Albaretto Valle di Macra (577 ab.). — Piccolo Comune situato sul monte più alto di vai di Macra, sulla sommità del quale si rinvennero monumenti romani che attestano la sua antichità. Oltre la parrocchiale della Madonna vi si contano alcuni oratorii. Territorio poco fertile e che produce soltanto patate in copia, orzo, segala e fieno. Montagna della Marinora, impraticabile per enormi macigni e precipizi. Congregazione di carità.
   Coli, elett. Cuneo I — Dioc. Saluzzo — P2 T. a San Damiano Macra.
   Alma (532 ab.). — E situato sulla sinistra della Maira, in luogo alpestre, circondalo da monti precipitosi, con territorio assai sterile. Parrocchia di San Marcellino