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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Cuneo .17
   Mandamento di PEVERAGNO (comprende 2 Comuni, popol. 9854 ah.). Ter-rilorio montuoso e in qualche punto umido e basso. Oltre a una quinta parte è ricoperta di boschi di faggi, castagni e noci. 11 monte Risalta o Besimauda (2101 ni,), alle falde del quale è fabbricato il capoluogo, viene forse così chiamalo perchè formante due vertici, l'uno all'altro addossato in forma bicorne. Vini detti neretti che riescono buoni e salubri invecchiando ; pascoli, bestiame, marmi fini. Vi corrono il torrente Colla e il fiume Pesio.
   Peveragno (7878 ab,). — Siede a scirocco di Cuneo, da cui dista 10 chilometri, fra le acque dei suddetti Colla e Pesio, e novera due parrocchie: una sotto il titolo di S. Maria Maggiore, l'altra sotto quello di S. Giovanili Battista, ambedue di costruzione moderna e di stile dorico. La prima è a tre navate e la seconda presenta la figura di una croce greca. Cimitero di costruzione recente. Quattro piazze e palazzo dei feudatari ridotto ad abitazione privata. Ospedale, Asilo infantile, opere Magnaldi e Lanino, Congregazione di carità.
   Cernii storici. — Nel medioevo era munito di quattro castelli, di cui più non sussistono che i ruderi di due. Ebbe propri signori, e gli abitanti stessi del luogo, malcontenti, li uccisero. Si sottoposero quindi alla signoria di Cuneo, seguendone le vicende, sotto i Provenzali, i marchesi di Saluzzo, i marchesi di Monferrato e > Visconti Passato sotto il dominio di Emanuele Filiberto, fu eretto in contado a favore dei Grimaldi di Boglio.
   Fantini illustri. — Peveragno diede i natali ai seguenti personaggi : G. Maria Abate, generale sotto Emanuele Filiberto ; generale Federico Campana, il cui valore meritò gli encomii di Napoleone I; teologo Giordana, professore di teologia a Mondovì: comni. Bollassi, peritissimo giureconsulto e prefetto di Alessandria ; Bartolomeo Priero, professore di eloquenza greca nella R. Università di Torino; coinm. Vittorio Bersezio, distinto scrittore.
   Coli, elett. Cuneo I — Dioc. Mondovì — P2 T.
   Beinette (1976 ab.). — Sta in luogo basso ed umido, bagnato dal torrente Josna e dal Brohbio che esce dal laghetto di Beinette, discosto 1 chilometro circa. Parrocchiale di San Giacomo Maggiore e parecchi oratori! campestri, fra cui è notevole per la sua antichità quello della Madonna della Pieve. Congregazione di carità; Asilo infantile Gandolfi. Sabbie quarzose per la fabbricazione del vetro, due torbiere, mulini, ferriere, cartiere.
   Cenni storici. — Fu, dopo Bene Vagienna, uno dei luoghi più ragguardevoli dei Bagienni, e della sua antichità porgono testimonianza parecchie antiche are romane con iscrizioni ivi dissotterrate ed un sepolcro con lapide, collocala poi nel porticato dell'Università di Torino, da cui si rileva che Beinette era ascritta alla tribù Gamilia di Roma. Vi s'incontrano anche vestigia di un'antica strada romana sino a Morozzo. Soffn molto nelle guerre medieviche e in tutte quelle nelle quali fu assediata la fortezza di Cuneo, Sul principio del secolo scorso vi stette a campo con gran parte delle sue schiere il principe Eugenio di Savoia. Nel 1744 il suo castello fu occupato dai Gallo-Ispani sotto il generale spaglinolo Camposanto; e nel 1799 vi accaddero varie zuffe tra Francesi ed Austriaci, con grave danno degli abitanti. Fu posseduto in fendo dal marchese Manfredo Lancia, dai vescovi d'Asti, dai Nicetti, Beggiani, Marini di Villafranca, dai Ciprotti, llomagnani, Provana, Miolans e per ultimo dal marchese d'Orrnea.
   Coli, elett. Cuneo I — Dioc. Mondovì — PJ T.
   Mandamento di PRAZZÙ (comprende 7 Comuni, popol. 7201 ab.). — Territorio montuoso, bagnato dalla Maira e da canali irrigatorii. Prodotto principale è il taglio delle grosse piante di una selva di larici, abeti e pini che slendesi gradatamente
   12-S — I.a l'alria, voi. I.