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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Cuneo
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1891, pagine 516

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   40 l'arte Prima — Alta Italia
   distrutto dagli Spaglinoli con un incendio. Nel secolo NV1I1 fu di bel nuovo incendiato dai Tedeschi, I Limonesi opposero fiera e tenace resistenza all'invasione dei repubblicani francesi sulla line del secolo scorso.
   Uomini illustri. — Fra i Limonesi degni di memoria sono da ricordare: Giovanni Viale, botanico, autore della Flora Immese, in cui descrive più di 1500 specie di piante; Agostino Viale, clinico rinomato; il dottore Caballi, archiatra dei principi di Savoia-Carignano, autore di opuscoli popolari per istruzione degli infermieri; parecchi altri membri della famiglia Viale e di quella dei Tosellì ; il Riberi, autore di prose e versi in italiano ed in latino, ecc., ed eziandio nel limonese dialetto. Antonio Toselli che per segnalata fede procacciavasi la benevolenza di Carlo Emanuele I, che gli affidava la difesa del forte del Maro; Gioan Francesco Toselli, governatore di Demolite e poi di Ceva; Bartolomeo Toselli, della medesima famiglia, fu reputatissimo giurista; Maurizio Morena ebbe meritamente fama di spertissimo giureconsulto, talché il sovrano aftidogli incombenze assai malagevoli; l'intendente Mattone, valentissimo finanziere; Gatterina Viale, scrittrice non mediocre di alcuni libri di morale e piacevoli ed istruttive novelle; Pietro Viale, che fu in molta grazia del Re delle Due Sicilie ed ebbe il governo della città di Palermo; Luigi Bellone dopo la metà del secolo passato fondò in Lione un convitto-collegio cosi rinomato, che vi accorrevano giovani di ogni nazione e singolarmente inglesi, portoghesi ed americani. Coti, elett. Cuneo I — Dioc. Cuneo — I T.
   Vernante (3G54 ab.). — L'abitalo capoluogo del Comune, a 7 chilometri da Limone, è allineato sulla destra della Vernienagna ed attraversato in tutta la sua lunghezza dalla strada nazionale che svolgesi fra le case situate, da un lato, lungo la sponda del torrente e dall'altro lungo la falda del monte. Oltre la parrocchiale di San Nicolo, in cui trova usi alcuni quadri pregiati del pittore Pietro Pittavino, nativo del luogo, havvi una Confraternita, ove nella cappella di San Sebastiano veggonsi bei dipinti del Corderà. Bello per la sua moderna architettura è il piccolo santuario dell'Assunta, detto della Madonna delle Valli, a 200 metri di distanza. Verso est, a cavaliere del paese, osservatisi alcuni ruderi con un antico torrione ed una grande cisterna. Fra le case nell'interno del paese vuoisi far menzione del palazzo dei conti Carroccio di Monale, ove soggiornò il duca del Ghiablese, e nel 1821 pernottò il re Vittorio Emanuele con tutta la sua famiglia; Ospedale assai ben dotato, Congregazione di carità, Opera pia Carroccio, Benefizio Tosano. Legname, bestiame, latte, burro, cacio, noci, castagne, erbe medicinali e gran caccia.
   Vernante è il centro di escursioni che conducono nelle valli laterali del Pesio, di vai Colla e del Gesso, coiu'anco di ascensioni ai monti circostanti, specialmente partendo dalla frazione Falloufrè (1374 metri, in una zona eminentemente alpina per pittoresche vedute e natura selvaggia, ma soggetta a frane), i cui abitanti sono in gran parte cacciatori di camosci.
   Cenni storici. — Era compreso anticamente nel territorio estesissimo dei Vu    Uomini illustri. — Nacquero in Vernante ì due sopraddetti pittori Pittavino e Corderà, e Antonio Cadetti, dotto teologo e poeta di qualche grido; Dalmazzo Claudio, distinto professore di lingua greca.
   Coli, elett. Cuneo I — Dioc. Cuneo — P T.