Fililo Prima — Alla Ilalia
ViIIar San Costanzo (2588 ab.). — Giace in mezzo ai colli, bagnalo dal rivo Tolluto clic scende dal monte San Bernardo, e dalla Maira, a 3 clulometii da Drenerò. Chiesa parrocchiale di San Pietro in Vincoli con oratorio sotterraneo di struttura gotica; altra parrocchia succursale nel quartieie Morra. Due Congregazioni di carità. Cereali, uve, castagne.
Cenni storici. — Ghianiavasi anticamente Cannelum dalle molte canne che vi nascevano in siti paludosi, prosciugali da Ariperto 11 re dei Longobardi, che \i fondò, verso il 720, un'abbazia dedicata a S. Costanzo. Quest'abbazia fu poi cambiata, nel secolo XVII, in commenda. 11 Comune era soggetto anche nel temporale agli abati, i quali lasciavano però che si reggesse secondo gli statuti che si conservano nella biblioteca dei conti Balbo.
Coli, eiett. Cuneo I — Dioc. Saluzzo — P2 T. a Dronero.
Mandamento di F0SSAN0 (comprende 1 Comune, popol. 18,000 ab.). — Territorio irrigato dalla Stura e dal torrente Grana, da parecchi canali derivati da questi due corsi d'acqua e dai vicini paduli di Gentallo, feracissimo d'ogni sorta cercali e con pascoli eccellenti, i quali soniminislrano gran copia di fieni e servono all'allevamento di numeroso bestiame. Vi crescono anche noci, vili e moltissimi gelsi, di che ragguardevole ò il prodotto dei bachi da scia. Stalloni, cavalli e puledri.
Possano (18,0G0 ab.). — Siede a 24 chilometri da Cuneo, sulla sinistra della Stura, in ampio ed anienissimo altopiano, con a est parecchie collinette ridditi ed una grande pianura che slendesi da nord a ovest e va ondeggiando dolcemente a sud. Ila la veduta delle Alpi insieme c degli Apennini e sta a 390 metri dal livello del mare. Le mura che lo cingevano, costruite in gran parte dagli Astigiani nel secolo decimoterzo, furono convertite in pubblico passeggio con viali Delle quattro porte che avevano più non esiste che quella del Castello. La contrada principale, fiancheggiata tutta da portici spaziosi, è chiusa a nord da un delizioso belvedere formato da una saetta, o sporgenza, delle fortificazioni, a cui si sale per una gradinata elegante e da cui si gode di un'estesissima prospettiva. Da pochi anni, al di là del belvedere, in previsione del possibile atterramento del medesimo, e precisamente in prospettiva della via principale ora delta via Roma, si è innalzato un grandioso fabbricato per alloggio dei militari stanziali in Possano e che fu denominato Caserma Eusebio Bava. In codesta contrada a porticati spiccano il palazzo comunale, quelli dei marchesi Operti e dei conti Bava, c vedesi una piazza cinta anch'essa di portici, nella epale sorge a est l'cdifizio grandioso della cattedrale a lato dell'antichissima c colossale torre che serve da campanile.
La seconda via della città è quella che la interseca da ovest a est e presenta al suo principio una bella caserma, oltrepassata la quale, la via si apre a destra e dà accesso alla piazza d'Armi, a ovest della quale sorge il grandioso castello (fig. 13) a quattro torri, incominciato dai principi d'Acaia dopo il 1314. Lungo la stessa via sono da vedere la casa dei baroni Celebrigli il Convitto civico, già collegio dei Padri Somaschi a cui ò unito il recente e vastissimo fabbricato delle scuole, e verso levante il Convitto del B. Oddino, già sede dell'Orfanotrofio, la chiesa parrocchiale di San Giorgio, poi la nuova Caserma militare detta di San Filippo, la chiesa omonima e quella di S. Giovanni. La terza via, da nord a sud, parallela alla principale, offre allo sguardo il bel palazzo del marchese di Santa Maria, quello del conte Alliaga, ' quello della famiglia Burgo, già convento dei Francescani e quello del 11. Ospizio. La via finalmente dopo il Seminario termina con una piazza alquanto irregolare. E anche assai elegante il palazzo vescovile in una quarta \ia che mette nella principale, ove sorge il palazzo dei conti di C-crcenasco e poi Malabaila. Nel palazzo Griinbaldi aniniiransi affreschi di Giovenale Boetti che fu anche un buon incisore.