DELLA VERTENZA D'ONORE
IOI
Le ragioni di una condotta tanto cavallerescamente corretta del Generale Michelozzi sono facili ad indovinare.
.. Innanzi tutto le cause che condussero il Conte Michelozzi a trovarsi di fronte all'avversario non esigevano di certo una partita con le armi.
Di più, essendo stato designato dalla sorte il Conte Michelozzi, schermitore impareggiabile, a rappresentare i quattro gentiluomini presso il Luciani, i malevoli avrebbero potuto fare poco lusinghieri apprezzamenti sul conto loro, se il Luciani fosse stato ucciso o anche semplicemente ferito.
Infine, il Conte Michelozzi si astenne dal colpire il Luciani, come tante volte avrebbe potuto, per non esporsi al caso di vedersi intentare un processo, o di essere costretto ad abbandonare la propria famiglia, i propri interessi, per una ragione, se vogliamo, tutt' altro che personale, e per un soggetto che il Conte non stimava degno di tanto sacrificio.
L'esclusione dei colpi alla testa e di punta nei duelli alla sciabola (soli colpi dai quali è presumibile derivino ferite gravi) influisce non j?oco a rendere ridicolo ed illusorio il duello aumentandone indefinitamente il numero degli inutili.
Di più, questa mitigazione del duello, apparentemente dettata dalla p»ietà, per evitare guai maggiori, pone i duellanti in una posizione falsa.
Anche nelle sale di scherma noi vediamo spesse volte la materia 'vincere la volontà durante lo sviluppo di un assalto combinato. Così, malgrado tutte le condizioni stipulate e sancite dalle parti, malgrado il fermo proposito di attenervisi scrupolosamente, è impossibile evitare certi movimenti, portato dell'abitudine e delle naturali inclinazioni, che vincono sulla volontà. Aggiungete a tutto questo l'eccitamento sempre indiviso dal duello, la foga del combattimento e spesse volte r imperizia nelle armi e mi direte poscia se è facile non infrangere involontariamente le condizioni stipulate, accettate di pieno accordo con la ferma persuasione di non trasgredirle.
In conclusione: Qual'è il vantaggio che può ritrarre un gentiluomo dall'esclusione dei colpi pericolosi in un duello?