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Il duello nella storia della giurisprudenza e nella pratica italiana

Iacopo Gelli
Loescher & Seeber Firenze, 1886, pagine 192

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   •3o
   QUESTIONI DEL DUELLO
   Nelle questioni d'onore non si possono ammettere incertezze: < si scelgono le armi, o i Tribunali correzionali. Perciò, se uno V mandasse un cartello di sfida dopo avervi intentata un'azione gi«J-diziaria, sceglierete i vostri padrini i quali, constatati i fatti, -va consiglieranno di respingerlo e vi rilasceranno una dichiarazione per giustificare il vostro rifiuto.
   Un'eccezione è fatta per coloro che sono stati offesi nell'onore e nella probità. A questi è concesso di procedere contro l'offensore per mezzo dei Tribunali ordinari, sempre dopo che il duello ha avuto luogo.
   Con le armi l'offeso ha provato solo che ha coraggio; spetta dunque ad un Tribunale di accertare la di lui probità, dichiarandolo un uomo onesto.
   In tale circostanza, anche se la querela presso il Tribunale ordinario ha preceduto lo scontro, si è in obbligo di porgere una riparazione d'onore, giacché un rifiuto provocherebbe per parte dei testimoni dell'offeso un appello ad una giuria d'onore perchè provi l'onestà dello sfidante e condanni il calunniatore che gli rifiuta una soddisfazione con le armi.
   XVII
   Duelli eccezionali
   Tutti i duelli differenti da quelli prescritti dal Codice Cavalleresco devono considerarsi illegali, detti comunemente eccezionali.
   Questi duelli che sono una vera barbarie, un'assoluta inutilità e parto di cervelli eccentrici e bizzarri non devono mai essere accettati dal gentiluomo di cuore e di buon senso che rifugge da tutto ciò che è anticavalleresco e strano.
   Però, siccome nella massa dei gentiluomini si possono trovare sei cervelli balzani che accettino di battersi e condurre un duello eccezionale, o « all'americana, » così crediamo utile determinare le poche norme che dovrebbero regolarlo.