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Il duello nella storia della giurisprudenza e nella pratica italiana

Iacopo Gelli
Loescher & Seeber Firenze, 1886, pagine 192

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   •3o
   QUESTIONI DEL DUELLO
   L'offeso, che non ha potuto ottenere una riparazione con le dal suo avversario, farà bene a sporgere querela presso i Trifc^ ' nali ordinari contro l'offensore, qualora l'offesa presenti caratt^^-di criminosità.
   Il gentiluomo, senza nuocere alla propria onorabilità, è nel pieno diritto di non rispondere al cartello di sfida che gli venga presentato quarantott'ore dall'ingiuria o dal momento in cui l'offesa fu portata a conoscenza dell'ingiuriato.
   XV
   Quanto si deve attendere l'avversario sul terreno
   Il mancare a gli appuntamenti presi è un' assoluta inconvenienza che confina con la mancanza di educazione ; ma per quanto scortese possa sembrare agli occhi del pubblico chi manca ad un convegno dato, non sarà mai abbastanza disprezzato colui che non è esatto al convegno in una partita d'onore.
   I Codici stabiliscono che :
   appena spirata l'ora indicata, gli avversari devono trovarsi sul terreno.
   Se una circostanza qualunque, indipendente dalla volontà, ritarda l'arrivo di uno degli avversari, si concede al ritardatario dieci o al più quindici minuti di comporto; spirati i quali, i testimoni redigeranno apposito verbale e si ritireranno con la parte rappresentata.
   Se la causa del ritardo fu per for\a maggiore, i padrini del ritardatario ne terranno informati nel più breve tempo possibile quelli della parte avversaria, esponendo la causa del ritardo, e si porranno d'accordo con questi per rimettere ad altra ora o ad altro giorno lo scontro.