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Il duello nella storia della giurisprudenza e nella pratica italiana

Iacopo Gelli
Loescher & Seeber Firenze, 1886, pagine 192

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   •3o QUESTIONI DEL DUELLO
   
   /) il marito che avesse insultato anche con vie di fatto il seduttore, sorpreso entro le pareti domestiche in flagranza di turbata pace coniugale; m) chi venisse aggredito per sorpresa; n) chi venisse sfidato da persona che poi pretendesse non attenersi alle prescrizioni delle regole cavalleresche ;
   o) chi venisse sfidato senza plausibile motivo ;
   E in facoltà di respingere il cartello di sfida chi fosse sfidato dopo trascorse 48 ore dall'ingiuria o dal momento in cui l'offeso venne a conoscenza dell'insulto;
   p) chi venisse sfidato da persone alle quali è interdetto l'onore delle armi;
   q) chi venisse provocato da colui al quale negò un imprestito;
   r) il padre di famiglia, il tutore provocato dal pretendente di sua figlia o pupilla; il fratello, capo di famiglia, provocato dal pretendente della sorella ;
   s) il funzionario pubblico, sfidato da un suo subalterno che fu da lui redarguito o punito nell' esercizio legale delle sue funzioni.
   t) i membri di un tribunale d'onore, sfidati per cose inerenti alla loro missione, e gli arbitri di una vertenza;
   u) il pubblicista e il direttore di un periodico non devono rispondere con le armi di un articolo pubblicato, sia di apprezzamenti, sia di semplice cronaca, nel quale non si contenga nessuna offesa o allusione personale ;