[CAP. X.] VITE NON RICORDATE. 289
grafie molto brevi. Della vita di Platone, uno de' maggiori padri della morale filosofia, non abbiamo storia. Non si sa se fu ammogliato, e se ebbe tìgli. Intorno alla vita di Aristotile regnano le opinioni più disparate. Uno lo crede ebreo ; altri asserisce che solo trasse la sua dottrina da un ebreo ; v' è chi dice che aveva bottega di farmacista, e chi lo fa solamente figlio di un medico. Da questi è accusato di ateismo, da quelli è detto trinitario ; e così di seguito. Ma non abbiamo quasi maggior notizia anche intorno a uomini vissuti in tempi, che si possono dire moderni. Di Spenser autore di The Faerie Queen (La regina delle Fate), e di Butler che scrisse Hucìibras, non si sa quasi altro, se non che vissero oscuri e morirono poverissimi. Ecl anche di Geremia Taylor, P aureo predicatore che vorremmo conoscere intimamente, non si sa che ben poco.
L' autore di Philip Vcin Art et (Me, ha detto che « il inondo non sa nulla de'suoi più grandi uomini; » e certo è che F oblio ha coperto molti grandi uomini che furono autori di grandi cose state dimenticate. Sant' Agostino parla di liomaniano, come del maggior uomo di genio che fosse mai stato; e di lui non ci è noto altro che il nome; egli è caduto in dimenticanza quanto i costruttori delle piramidi. L'epitaffio di un Gordiani fu scritto in cinque lingue, ma non bastò a salvare la sua memoria.
Molte, per verità, sono le vite degne di ricordo, e non state mai scritte. Per questo rispetto i più fortunati furono gli autori di libri, imperciocché 1' attenzione dei letterati si volge a loro più che agli uomini di azione. Perciò si conosce, a cagion d' esempio, la biografia di poeti laureati, che non furono altro che uomini di qualche fama nel loro tempo, e non possono esser lodati da altre età. Il dottor Johnson ne comprese alc une nelle Lives of the Poets (Vite di Poeti), come quelle di Edmondo Smith e di pochi altri, de' cui versi non v' è più nessuno che si curi. Le vite poi di alcuni letterati, come
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