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Il carattere

Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)
G. Barbera Editore Firenze, 1872, pagine 375

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   [CAP. X.] RARITÀ DELLE GRANDI BIOGRAFIE. 285
   vero. Dicasi lo stesso dei caratteri de! personaggi di Le Sage nel Gii Blas, di Goldsmitli nel Vicario di WaJce-fieìd e di Scott nella maravigliosa rassegna dei molti suoi romanzi, i quali ci sembrano così veri, come se fossero di persone che abbiamo conosciute; e le maggiori opere di De Foe non sono che biografie, condotte con minutezza e con tale realtà in ogni loro pagina, da non poter credere, che il suo Robinson Grusoe, e il colonnello Jack siano persone inventate, anzi che reali.
   Quantunque la vita umana sia in sè stessa il più vario dei romanzi, e una biografia col descrivere esseri che hanno realmente sentito le gioie e i dolori, e provato le difficoltà e i buoni successi del viver nostro, offra materia di narrazione più attrattiva, che non sia la migliore delle favole state mai inventate; fa maraviglia, che tanto pochi siano gli uomini di genio, che abbiano atteso ad opere di questa natura. Si hanno molte grandi finzioni, ma le grandi biografie si possono contare sulle dita ; e credo che ciò avvenga per quella ragione che disse P insigne ritrattista Giovanni Phillip, volendo dar ragione del perchè egli dipingeva più volentieri quadri di genere : « A far ritratti (diss' egli) non si riesce mai come si vorrebbe. » I ritratti biografici esigono faticose ricerche, mésse accuratissima di fatti; e che fra questi si sappia scegliere giudiziosamente, e si abbia P abilità di restringere il molto in poco ; non che 1' arte di presentare il carattere descritto nel modo il più attraente e più simile al vero. Mentre, invece, l'immaginazione di chi inventa è libera di creare e copiare quel carattere che più gii piace, senza temere raffronti od esser tenuta a freno dalle minutezze della vita reale.
   Abbondano veramente anche nella letteratura inglese le memorie biografiche, ma per lo più senza vita, e di molte si può dire, che non sono quasi altro che inventari, messi insieme colle forbici non meno che colla penna. Ciò che diceva Constable dei ritratti di un pit-