284 BIOGRAFIA E FINZIONE. [CAP. X.j
tornava ai modelli, e vi si tratteneva contemplandoli, coli' amore di un artista intento a uno studio che gli è particolarmente caro; e aggiungeva tratti a tratti, e pennellate a pennellate, finche il quadro fosse ben finito, e la somiglianza perfetta.
Le biografie, soprattutto quelle che hanno forma più famigliare, allettano come le chiacchiere che si fanno tra amici; e le Mémoires pour servir ec. sono proprio del genere delle maldicenze. Ma così la chiacchiera come la maldicenza sono una prova evidente dell'acutissima curiosità colla quale tutti noi, uomini e donne, siamo soliti osservarci 1' un 1' altro ; e in quella forma biografica, possono destare il più vivo piacere e istruire nel miglior modo. Ed è appunto per essere nell' istinto umano che la biografia, o inventata che sia, o come raccolta di aneddoti, o quale narrazione dei propri casi fatta da un individuo, è il ramo di letteratura che attrae sempre maggior numero di lettori d' ogni altro.
Non si potrebbe negare che l'indicibile diletto con cui molti leggono cose inventate, sia in versi, sia in prosa, non derivi in ispecial modo dalla parte biografica che quelle contengono. L'Iliade di Omero deve la sua straordinaria diffusione all' abilità somma del poeta nel ritrarre i caratteri eroici. Egli però non tanto descrive a parte a parte : suoi personaggi, quanto sa fare in modo che si manifestino da sè, colle proprie azioni. « In Omero (dice il dottor Johnson) vi sono tali caratteri di eroi, e tali combinazioni di qualità eroiche, che dopo di lui tutta la forza unita dell' umano intelletto, non ha saputo produrne altri che fosser diversi da quelli che ne' suoi poemi già si trovano. »
Anche il genio eli Shakspeare mostrò il suo valore nel delineare meravigliosamente i caratteri, e nelle drammatiche vicende delle passioni umane. I suoi personaggi sembrano realmente vivere e respirare sotto gli occhi nostri. Così è anche di Cervantes, il cui Sancho Panza, sebbene dozzinale e rozzo, non può essere più