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Il carattere

Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)
G. Barbera Editore Firenze, 1872, pagine 375

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   [CAP. X.] ARTE DEL PLUTARCO. 277
   gliere (dice Montaigne) un atto lieve nella vita di un uomo, o un motto che non sembra importar nulla, equivale a un discorso. » Egli si cura perfino d'informarci di particolari del più piccolo rilievo, quali sono, per esempio, che Alessandro portava con affettazione la testa piegata da un lato; che Alcibiade era un bellimbusto, e alquanto scilinguato, il che però gli stava bene, e dava una certa grazia ed efficacia persuasiva al suo parlare; che Catone aveva capelli rossi ed occhi grigi, che prestava ad usura, ed era un tristo, perchè soleva vendere i suoi schiavi, quando invecchiati più non potevano reggere a molta fatica; che Cesare era calvo e amava vestire di colori vivaci; e che Cicerone (come lord Brougham) soleva torcere il naso per contrazione nervosa.
   Questi minuti particolari ad alcuni sembreranno forse indegni della nobiltà della biografia; ma Plutarco li stimava indispensabili a ben completare il ritratto che aveva preso ad eseguire ; ed appunto per queste inezie caratteristiche (tratti personali, abitudini, usi e simili specialità), ci possiamo veder innanzi gli uomini x*ap-presentati, quali erano realmente in vita. Il gran merito di Plutarco sta nel tener conto diligente di tutte queste lievi cose, senza accordar loro soverchio posto, e nel non trascurare mai nulla di quanto ha maggior importanza. Talvolta egli accenna a una particolarità d'un personaggio con un aneddoto, il quale mette in evidenza il carattere disegnato, più che non avrebbero potuto fare lunghe pagine di rettoriche descrizioni. In alcuni casi ci dà la massima sentenziosa, eh' era consueta all' eroe di cui sta parlando ; e le massime degli uomini spesso rivelano il loro cuore.
   Mercè delle loro mende, anche i grandi uomini si dànno a vedere fallibili. Ciascun uomo ha propri difetti, contorsioni, follie sue proprie; e sono appunto le fralezze che ci persuadono essere anche il grand' uomo un individuo della nostra specie. A distanza può sembrare un semidio, ma quanto più gli ci facciamo vicini, sco-