264 PARIGI E ROMA. [CAP. IX.]
cui l'arte si elevò a maggiore grandezza, fu quello che tenne subito dietro alla perdita della libertà civile e religiosa, e all' oppressione della vita nazionale sotto il dispotismo spagnuolo. Se 1' arte potesse veramente nobilitare i popoli, e lo studio del Bello far 1' uomo buono, Parigi dovrebbe avere la più saggia e la più morale delie cittadinanze. Anche Roma è una grande città per 1' arte ; eppure la latina virtus, o valore, degli antichi Romani, vi sì è mutata nella francese vertu, o facoltà di saper apprezzare gingilli; mentre poi, secondo notizie recenti, la città stessa è sudicia oltre ogni dire.1 L' arte sembra talvolta perfino aver qualche relazione coli' immondezza ; e si narra di Ruskin che, frugando egli tutta Venezia per scovarvi opere d' arte, la sua guida in tali esplorazioni soleva fiutare ogni cattivo odore; e quando ne sentiva di molto forti, diceva: «Ora sì che troveremo qualche cosa di antico e di belio ! » volendo dire qualche oggetto d'arte.2 Alquanto della più comune educazione, che insegni esser puliti a chi n' ha bisogno, sarebbe a costoro probabilmente molto più vantaggioso e più salutare d'ogni maggior coltura di belle arti. I solini sono belli e buoni, ma che pensare di chi si curasse di questi soli, e non della camicia?
1 Natamele Hawthorne, nel suo libro First impressione of France and Italy (Prime impressioni di Francia e d'Italia), dice che il giudizio ch'egli porta della mancanza assoluta di mondezza dei Romani moderni è tale, che non sa quasi come esprimerlo: « ma il fatto si è che nel Foro, e in ogni luogo che sia alquanto fuori de' passi e delle vie più frequentate, si dove ben guardare dove mettere i piedi.... Si direbbe che nel cervello dei cittadini di questo paese vi sia una particolarità, clie li fa amanti della più vile immondizia, in mezzo a quanto v' ha di più sublime e bello. Sputano sul magnifico pavimento di San Pietro, come in ogni altro luogo; collocano de' meschini confessionali di legno sotto i suoi archi sublimi, e li adornano di immagini colorate della Crocifissione, che valgono un soldo ; appendono cuoricini di stagno, ed altre tali sciocchezze di vile metallo ai sontuosi altari de' santi, nelle cappelle incrostate di gemme e di marmi preziosissimi ; rizzano statue di santi di cartone sotto la cupola del Panteon; mettono insomma il sublime accanto al ridicolo, senza accorgersi punto della stranezza dell' accoppiamento. »
2 Adress to the Economie Science and Slatistic Section British Assc~ ciation (Memoria presentata alla Associazione inglese della Scienza Economica e della Sezione Statistica), Adunanza del 1862, di Edwin Chadwick.