252 IL PRINCIPE ALBERTO — ISACCO NEWTON. [CAP. IX.]
egli nella prossima stanza. « Gli uomini timidi ed impacciati (egli dice), in una sala, quando vedono che per andarsene dovranno attraversarla tutta per lo lungo, non sanno muoversi dal loro posto, come se vi avessero messe radici ; ond' è che, in ogni caso, una conferenza potrà sempre terminare più agevolmente e in miglior modo, se, dette le ultime parole, si avrà V uscio a fianco? »
Il principe Alberto (marito della regina Vittoria), che fu uomo dei più gentili ed amabili, era altresì de' più scontrosi. Pigli si sforzò a lungo di vincere la sua ritrosia, ma non gli venne mai fatto intieramente, e neppure di dissimularla. Il di lui biografo, nel-l'esporne i motivi, dice: «Era questa la ritrosia di un animo delicatissimo, che teme sempre di non piacere, e a cui manca quella franchezza e vanità, che non dì rado si vedono far parte di caratteri, i quali esteriormente sono più geniali.4 »
Ma questo difetto del Principe l'ebbero anche taluni de' più grandi uomini inglesi. Isacco Newton era forse il più scontroso individuo del suo tempo ; a segno che tenne segrete lungamente alcune delle sue maggiori scoperte, solo perchè non amava che si parlasse di lui. Quella del teorema del binomio, e le più importanti applicazioni di questo ; non che la scoperta ben maggiore ancora della legge di gravitazione, non furono da lui date in luce che parecchi anni dopo fatte; e quando comunicò a Collins la soluzione della teoria della rotazione della luna intorno alla terra, gì'inibì di citare il suo nome se mai ne avesse scritto nelle Pìnlosophical Transac-tions (Memorie della Società filosofica), dicendogli ; « Ciò m'obbligherebbe di conoscere maggior numero di persone; ed è appunto quello che mi studio di evitare. »
Dai fatti che si conoscono della vita di Shakspeare,
1 Statesman, ili Enrico Taylor.
2 Introduzione ai Principal Speeches and Addresses of Si» Boyal Ilùjhnens the Prince Consort, — 1862.