Stai consultando: 'Il carattere ', Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)

   

Pagina (271/417)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (271/417)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Il carattere

Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)
G. Barbera Editore Firenze, 1872, pagine 375

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   [CAP. IX.] INDIZII DEL RISPETTO VERSO NOI STESSI. 243
   l'uomo franco e naturale nessuno è impacciato. Egli, colla sua presenza, riscalda ed esalta quanti gli stanno intorno, e vince tutti i cuori. Le belle maniere, adunque, nella loro più nobile espressione, diventano anch' esse, come il carattere, una vera forza motrice.
   Canon Kingsley dice : « L'amore e 1* ammirazione che quel veramente prode ed amabil uomo di Sidney Smith cattivavasi da quanti, ricchi o poveri, ebbero a fare con lui, sembra derivassero da ciò, ch'egli, for-s'anche spontaneamente, senza proporselo, trattava tutti in egual modo, grandi e piccoli, e perfino i propri servi quanto i nobili suoi ospiti; tutti colla stessa cortesia, e considerazione, e giovialità e affetto ; portando così letizia, e ricevendone m ricambio, dovunque si trovasse. »
   Si suppone in generale che non possano avere tratti gentili altri che le persone bennate e ben educate, e che appartengano piuttosto alle più alte classi sociali che alle minori; ed è vero in molta parte, senza dubbio; essendo state quelle, fino dai primi anni, avvezze a vivere con persone gentili. Ma non v' è ragione perchè anche gli individui delle più umili classi non debbano reciprocamente sapersi trattare con bei modi, nè più nè meno dei ricchi.
   Coloro che devono faticare colle proprie mani, possono come quelli che non hanno questa necessità, portar rispetto a sè stessi e rispettarsi fra loro; ed è il loro portamento in società, o, in altre parole, sono i loro modi, che danno a conoscere il rispetto che hanno per sè e che reciprocamente si portano. La loro vita sarebbe molto più piacevole qualora fosse abbellita da questa gentilezza di modi, sia nell' officina, sia in istrada come in casa. L'operaio che fosse civile, potrebbe molto sui suoi compagni, e coli' abituale compostezza, coli' urbanità, colla gentilezza, gì' indurrebbe poco a poco ad imitarlo; come dicesi che abbia potuto fare Beniamino Franklin, quand'era un semplice