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Il carattere

Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)
G. Barbera Editore Firenze, 1872, pagine 375

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   '238 EFFICACIA DELLE BELLE MANIERE. [CAP. IX.]
   Le belle maniere contribuiscono molto a procurarci la stima dei nostri compaesani; e non di raro a chi deve sopraintendere ad altri giovano maggiormente, che non farebbero qualità più gravi e sostanziali. Chi ha modi gentili e cordiali, ha un grandissimo aiuto a riuscir bene nei propri intenti ; e parecchi non riescono, solo per non averli ;1 essendo che molto dipenda dalle prime impressioni, le quali sono favorevoli o no, secondo la cortesia e l'urbanità delle persone.
   Se la rozzezza e 1' asprezza chiudono le porte ed i cuori, la gentilezza e un portamento civile, ne'quali consistono le belle maniere, operano dovunque come « sesamo dischiuso: » dinanzi adesse le porte si aprono, e si rimuove ogni impedimento alla via dei cuori, giovani o vecchi che siano.
   Si dice comunemente che « le maniere fanno l'uomo ; » ma più vero è che « 1' uomo fa le maniere. » Uno può essere aspro, ed anche rozzo, ed avere buon cuore e carattere inappuntabile ; tuttavia sarebbe certamente uomo più accetto, e fors5 anche più ùtile assai, ove sapesse esternare quella soavità di animo e quella cortesia di modi, che sono sempre come il perfezionamento del vero gentiluomo.
   La signora Hutchinson nel bel ritratto che fa di suo marito, e che abbiamo già ricordato, così ne descrive la maschia cortesia e F affabilità : « non saprei dire s'egli era più magnanimo, o modesto; non respinse mai la più umile persona che venisse a lui, e mai non adulò i grandi ; sapeva dimostrarsi amabilmente cortese coi più poveri, e non di raro fu veduto, quando ne aveva tempo, passare delle ore con semplici
   1 Locke credeva più necessario che un precettore fosse nomo ben educato e di buona indole, di quello che un perfetto umanista, o un gran scienziato. Scrivendo a lord Peterborough intorno all' educazione del di lui figlio, gli dicova: « Ella vorrebbe che il precettore di suo figlio fosse un gran dotto; e a questo invece io non terrei molto. S'egli intendesse bene il latino, e avesse una generale tintura di scienza, mi basterebbe; pur che fosse ben educato e di buona indole. »