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Il carattere

Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)
G. Barbera Editore Firenze, 1872, pagine 375

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   GIOCONDITÀ E SPERANZA. [CAP. Viri.]
   buona fortuna lo accompagnava, come un dono di Dio. « Marlborough sapeva attendere le occasioni colla maggior calma, e fu questo uno de' principali segreti dei tanti buoni successi che ebbe come generale. « La pazienza supera ogni ostacolo, » scriveva egli a Godolphin, nel 1712 ; e in un caso molto serio, vedutosi deluso e contrastato dagli alleati, disse : « Quando è stato fatto ogni possibile, conviene rassegnarsi con pazienza. »
   Il principale e più durevole nostro bene è la speranza ; la quale altresì è il patrimonio più comune, giacché, come dice il filosofo Talete, « quelli pure che non hanno altro, possiedono la speranza. » Questa è la grande benefattrice del povero ; e fu detto essere « il suo pane. » Ma e sostegno altresì e ispirazione delle grandi imprese. Si narra di Alessandro Magno, che succeduto al trono di Macedonia, fece dono agli amici di quasi tutte le terre lasciategli dal padre; e avendogli Perdicca domandato che cosa poi riteneva per sè, rispose : « Il maggior bene di tutti, la speranza! »
   Per quanto siano grandi i piaceri della memoria, sono insipidi al paragone di quelli della speranza; essendo essa 1' origine di tutto l'operare e di tutti gl' intenti. « Ogni più nobile acquisto che si possa fare, è riscaldato dal perpetuo soffio della speranza. » Può dirsi che questa sia la leva morale che muove il mondo, e lo fa operare ; e sempre, al termine d' ogni cosa, ci sta innanzi quella che Robertson di Ellon chiamava: « La grande speranza. » Byron disse: « Se non fosse per la speranza, dove sarebbe il futuro ? nell' inferno ! È inutile dire ove sia il presente, chè molti lo sanno; e del passato, che cosa predomina nella memoria? La speranza delusa. Ergo, in tutte le cose umane vi è la speranza, la speranza, la speranza !1 »
   Life of Byron, di Moore, in-8. pag. 483.