[CAP. Vili.] LA GENTILEZZA. 235
e colla benignità si può render fruttifero ogni terreno. Chi ti dice una verità con cortesia, ti getta in faccia delle rose. Come si può resistere a un nemico armato solo di perle e diamanti ?1 »
Andar incontro ai mali anticipandoli col pensiero, non è il modo di vincerli. Se noi portiamo sempre indosso i nostri fardelli, non tarderemo a sentirci oppressi dal loro peso. Quando il male arriva, dobbiamo sapervi opporre nobile coraggio e fiducia. Ciò che Perthes scrisse a un giovane, che gli sembrava propenso a prendersi troppo a cuore non meno i mali leggieri che i veri dolori, fu di certo un buon consiglio : « Va' per la tua via, confortato di speranza e fiducioso. Questo ti raccomanda un vecchio, il quale ha avuto la sua parte di tribolazioni e contrasti in questo mondo. Xon dobbiamo mai perderci d'animo, qualunque cosa avvenga; e perciò fa duopo abbandonarsi con fronte sempre serena ai diversi casi di una vita tanto variopinta. Potrà sembrarti leggerezza questa: e in parte sarà vero ; fiori e colori sono cose leggiere come 1' aria, ma questa leggerezza è porzione costituente della natura umana, senza della quale essa soccomberebbe al peso del tempo. Mentre si vive su questa terra, dobbiamo sapercela render piacevole, e gioire di quanto fiorisce ed appassisce sul suo seno. La certezza che questa vita mortale altro non è che un cammino per raggiungere mèta ben più sublime, non ci deve punto impedire di goderne con letizia; e ciò inoltre è necessario, se non vogliamo che ci manchino poi le forze per operare.s »
La serenità dell' animo è anche 1' amica inseparabile della pazienza ; e questa è una delle condizioni più essenziali per la felicità e la fortuna nella vita. « Chi vuol essere servito (dice Giorgio Herbert), sia paziente. » Del giocondo e paziente re Alfredo, si disse che « la
1 Beauties of St. Francis de Sales.
2 Life of Perthes, II, 449