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Il carattere

Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)
G. Barbera Editore Firenze, 1872, pagine 375

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   226 PAZIENZA DI ABAUZIT. [CAP. Vili.]
   il primo editore della Encyclopcedia Britannica, fatto per lunga e penosa malattia incapace di ogni occupazione, non sapeva trovare maggiore piacere della compagnia di un fanciullo suo nipote ; e così ne scriveva a Giacomo Watt : « Io mi diverto moltissimo ad osservare come si vada formando la sua aninrina, e segnatamente gli innumerevoli istinti de' quali in addietro non ni' era punto avveduto. Ringrazio i teorici di Francia che mi fecero porre maggiore attenzione al dito di Dio ; il quale
   10 discerno in tutti i movimenti sregolati e in tutti i capricci più strani del bambino ; imperciocché vedo chiaro che tutti sono diretti a proteggere la sua vita,
   11 suo crescere, le sue facoltà. Mi duole proprio di non aver tempo di fare dell' infanzia e dello svolgersi delle sue forze uno studio esclusivo. »
   Il fisico Àbauzit, quand' era a Ginevra, ebbe occasione di mettere alla prova il suo temperamento e la pazienza nel modo il più arduo : e fu per un disgraziato caso, che molto somiglia ad un altro occorso a Newton, e che anch'egli seppe sopportare con mirabile rassegnazione. Fra moltissime altre cose, Abauzit poneva grande studio al barometro ed alle sue variazioni, per dedurne le leggi generali che regolano la pressione atmosferica. Per ben ventisette anni egli aveva fatto ogni giorno parecchie osservazioni, e le notava sopra fogli destinati a ciò. Ma un giorno avendo presa una nuova serva, costei volle subito farsi vedere zelante, col ce porre in ordine ogni cosa ; » quindi anche lo scrittoio di Abauzit, come ogni altra stanza, fu spazzato e ordinato per bene. Ma rientratovi poco dopo, egli dovette subito chiedere alla serva : « Oh che avete fatto del foglio che stava intorno al barometro? » — «Che ne ho fatto, signore? » la serva rispose: « Era tanto sudicio, che 1' ho gettato sul fuoco, e messovi quest' altro, che coin5 ella vede, è pulitissimo. » Abauzit incrocicchiò le braccia, e dopo qualche momento dì contrasto interno, disse con voce tranquilla e in modo rassegnato : « Yoi mi avete