[CAP. Vili.] GIOCONDITÀ NATURALE.
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qua o là un poco di raggio solare ; e se non vedono il sole stesso, se ne consolano col pensiero che però vi si trova, quantunque stia nascosto per un qualche fine utile e sapiente.
Coloro che hanno questo felice naturale sono invidiabili. Nei loro occhi splende un raggio (ditelo pure di gioia o di religiosa beatitudine, o di filosofia, che poco importa il nome che gli vogliate dare) ; il loro cuore nuota in una luce di sole, e la loro mente riflette i propri luminosi colori sopra le cose tutte che prende a considerare. Se hanno travagli, li sopportano con serenità, senza affliggersene, senza affannarsi, senza perdersi in vani lamenti ; ma proseguendo la difficile via con virile fortezza, e cogliendo quei pochi fiori che per avventura incontrano sui loro passi.
Non cada in mente ad alcuno che uomini siffatti possano essere dappoco o sbadati. Le nature più elevate e più energiche, sono anche generalmente le più gioviali, le più amorevoli, le più speranzose, le più confidenti. L'uomo saggio, il cui occhio mentale spazia per maggiore ampiezza, è sempre il primo, nell' ordine morale, a discernere il sole sfolgoreggiarne attraverso alle più fosche nubi. Nel male presente egli prevede un bene lontano ; nei patimenti fisici riconosce la provvidenza con cui la natura procaccia di ristorarci la salute ; nelle afflizioni egli vede un mezzo di correzione e di disciplina ; e i dolori e i patimenti morali gli sono scuola di coraggio, di sapienza, e della più alta prudenza pratica.
Geremia Taylor spogliato di tutto quanto aveva, dopo che si vide saccheggiata la casa, cacciatane fuori la famiglia, e i beni posti sotto sequestro, potè ancora scrivere le seguenti righe : « Sono caduto sotto le unghie di pubblicani e sequestranti, che mi hanno tolto ogni cosa ; ma e che perciò ? Io mi guardo intorno, e vedo che hanno pur dovuto lasciarmi il sole e la luna, e la moglie a me tanto diletta, e molti amici che pren-