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Il carattere

Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)
G. Barbera Editore Firenze, 1872, pagine 375

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a cura di Federico Adamoli

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   l' equivoco.
   [cap. VII.]
   servi di mentire per essi; ma costoro non si devono poi stupire se, dopo questa ignobile istruzione, trovano cbe i servi mentono anclie per loro conto. Avendo Enrico Wotton data dell' ambasciatore questa definizione : « egli è un onesto uomo mandato a mentire in paesi stranieri a prò della sua patria ; » sebbene lo dicesse per ischerzo, quando si venne a sapere, perdette la grazia di Giacomo I ; imperciocché un avversario di lui citò quel motto come un principio professato dal re. E che Wotton realmente non credesse poter esser tale 1' ufficio eli un onest' uomo, lo dimostrano le sue parole che abbiamo citato al principio di questo capitolo, tratte dalla poesia Sui carattere di una vita felice; nei quali fa 1' elogio dell' uomo che « ha per armatura il proprio onesto pensiero, e la cui maggiore accortezza è la semplice verità. » Ma la menzogna assume diverse forme, come, a cagion d' esempio, quella della diplomazia, o degli espedienti, e della riserva mentale; e, in una guisa o nell' altra, vedesi invadere più o meno tutte le classi sociali. Talvolta anche prende forma di equivoco, o di finzione morale, torcendo e mostrando le cose dette in modo da produrre un' impressione falsa : la quale specie di bugia fu da un Francese definita come k un giro fatto intorno alla verità. »
   V' hanno taluni così corti di mente e disonesti di cuore, che si recano a vanto perfino eli sapere con molta destrezza gesuiticamente equivocare ; di saper serpeggiare in modo che la verità ne resti dissimulata, e di ricorrere a sotterfugi morali per nascondere la vera loro opinione, e così evitare le conseguenze di fermamente e apertamente professarla. Istituzioni e sistemi che avessero per base tali espedienti, dovrebbero di necessità chiarirsi falsi e caduchi. « Una bugia, per quanto si veli con ogni industria, è sempre scoperta e smentita » dice Giorgio Herbert. L'aperto mentire, quantunque sia più temerario e vizioso, è però meno spregievole di queste arti oblique.