206 RESISTENZA ALLA MENZOGNA. [CAP. YII.]
più cospicui e più candidi gentiluomini del suo tempo, dice eli' egli « era adoratore così profondo della verità, che l'infingersi per lui era impossibile,quanto il rubare. » La signora Hutchinson disse di suo marito, ch'era uomo sincerissimo e da fidarsene in tutto; nè poteva fargli più beli' elogio : « Egli non disse mai di voler far cosa che non avesse divisato, nè promise mai ciò che credeva eccedere il suo potere ; nè mancò mai di fare quanto era in facoltà sua. »
Wellington era anch' esso rigido amico della verità : eccone un esempio. Essendo incomodato da sordità, volle consultare un medico celebre per le malattie di orecchi; il quale, tentato invano ogni altro rimedio, si decise infine d'iniettargli nel!' orecchio una forte soluzione di caustico. Ciò fu tormentosissimo al paziente, ma egli lo sopportava colla solita compostezza; se non che il medico della sua famiglia essendo andato un giorno per caso a fargli visita, e vedutogli infiammate le gote, e gli occhi sanguigni, e che vacillava ad ogni passo, come uno preso dal vino ; chiese di potergli esaminare quell' orecchio, e trovò che vi si andava formando una così grave infiammazione, che ove non fosse stata senza indugio repressa, in brev'ora, salitagli al cervello, lo avrebbe ucciso. Gli fu dunque apprestato soccorso immediato e vigoroso, e l'infiammazione arrestossi ; ma l'udito di quell' orecchio era perduto affatto. Quando seppe 1' altro medico del gran pericolo a cui era stato esposto il suo ammalato, in causa di quel violento rimedio, corse ad Àpsley House (dimora di Wellington), per significare il dolore e la mortificazione che ne provava ; ma il Duca non gli disse altro che : « Non se ne parli ; voi avete operato colla migliore intenzione. » E avendo il medico soggiunto, eh' egli era un uomo rovinato se si veniva a sapere quanto per cagion sua aveva sofferto e pericolato; il Duca per fargli animo, gli disse ; « Non v' è bisogno alcuno che altri lo sappia : voi non ne parlate, e