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Il carattere

Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)
G. Barbera Editore Firenze, 1872, pagine 375

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a cura di Federico Adamoli

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   [CAP. VII.] RAPPORTO DEL BARONE STOFFEL. 201
   il governo. La testimonianza, che non può esser sospetta, del barone Stoffel, impiegato militare nella legazione di Francia a Berlino prima della guerra, è intorno a ciò veramente stringente. In un suo rapporto privato all' Imperatore, che fu trovato alle Tuileries, scritto nell'agosto del 1869, un anno prima che scoppiasse la guerra, egli notò che fra i tedeschi, educatis-simi e ben disciplinati, regnava un vivo sentimento del dovere, e che essi non credevano avvilirsi coli' onorare sinceramente quanto v' ha di nobile e di alto ; mentre la Francia, per ogni rispetto, offriva in ciò un doloroso contrasto. Costì la gente, solita a ridere di tutto, non sapeva più rispettar nulla; e la virtù, la vita domestica, il patriottismo, 1' onore e la religione, erano rappresentati a una frivola generazione, come cose puramente ridicole.1 Ahimè, quanto terribilmente fu pu-
   1 Da questo importante rapporto del barone Stoffel, scegliamo i seguenti passi, come quelli che hanno un interesse non momentaneo: « Chi avendo vissuto qui (in Berlino) potrebbe negare che i Prussiani non siano gente energica, patriottica, piena di vigor giovanile, non guasta da piaceri sensuali; ma virile, di forti convinzioni, e che non crede avvilirsi coil' onorare sinceramente quanto v' ha di nobile e di alto? E qual doloroso contrasto a tutto ciò non offre la Francia? Solita a ridere di tutto, essa non sa più rispettar nulla; e la virtù, la vita domestica, il patriottismo, 1' onore e la religione, sono costì rappresentati a una frivola generazione come cose puramente da riderne. I teatri sono diventati scuole di sfrontatezza e di oscenità, Goccia a goccia il veleno s'instilia nel più profondo di un popolo ignorante e snervato, che non ha la penetrazione e non è capace dell' energia che ci vorrebbero per sanare le sue istituzioni; nè sa (come dovrebbe fare innanzi tutto) meglio istruirsi, e divenir più morale. Le belle qualità della nostra nazione si vanno l'una dopo l'altra spegnendo. Dove sono la generosità, la lealtà, l'attraenza del nostro conversare, e l'antica elevatezza d'animo? Se si va innanzi così, verrà tempo in cui questa nobile schiatta francese non sarà nota che per i suoi difetti. Nè la Francia s'accorge che, mentr' ella decade, popoli più serii la raggiungono, la sorpassano sulla via del progresso, e le vanno preparando un posto secondario nel mondo.
   » Pur troppo io temo che questi miei giudizi non piaceranno in Francia ; giacché sebbene giustissimi, differiscono troppo da quanto si suole costì pensare ed asserire ; e invoco che dei Francesi istruiti e spregiudicati vengano qui a studiare questa Prussia. S' accorgerebbero subito d'esser giunti fra un popolo forte, assennato e intelligente ; che, a dir vero, non sa cosa sia una squisita e delicata sentimentalità, non ha alcuna di quelle attrattive che affascinano: ma in compenso è fornito d'ogni solida virtù, e lodato non meno per instancabile perseveranza, per ordine e per