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Il carattere

Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)
G. Barbera Editore Firenze, 1872, pagine 375

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   [CAP. VI.]
   PRUDENZA PRATICA.
   175
   preservare dagli impacci ne' quali la impazienza troppo facilmente c'impiglerebbe ; ini perciocché esso è soprattutto quella condizione della mente che ci rende atti a condurci nella vita con rettitudine, ragionevolezza, discrezione e carità. Onci' è che chi ha coltura ed esperienza sia sempre e paziente e tollerante, mentre gì' ignoranti e gli uomini di corto intelletto non sanno sopportare e sono per ciò intollerantissimi. Colui che è dotato d'indole superiore e generosa, è, in proporzione della pratica sua saggezza, anche disposto ad usare indulgenza pei difetti e pei pregiudizii altrui; indulgenza che nasce dal saper considerare il valore delle ragioni della formazione del carattere, e la limitata facoltà di resistenza delle nature deboli e fallaci, a fronte delle tentazioni e dell' errore. Goethe diceva : « Io non vedo commetter falli che non potessi aver fatto io stesso. » E Gionata Bradford, uomo dabbene e assennato , ogniqualvolta vedeva un delinquente tratto al supplizio, esclamava : « Potrei esser io colui, se non era la grazia divina ! »
   La vita è in gran parte quale ce la facciamo noi stessi. L'uomo di buon umore mena vita allegra, il malinconioso la mena malinconica. Quasi sempre noi vediamo il nostro medesimo temperamento ripetersi in quelli coi quali conviviamo: se siamo queruloni, inflessibili, di cuor duro, avremo intorno persone querule, intolleranti, senza carità. Non è molto, un tale, ritornando a casa dopo di aver passato la serata con amici, denunziò ad una guardia eli polizia in fazione, che si vedeva seguito da un uomo di faccia sospetta: ma poi si verificò che non era altro che la sua ombra! Così suol essere la nostra vita quasi sempre un riverbero di noi medesimi.
   Se vogliamo vivere in buon' armonia coi nostri simili, dobbiamo aver riguardo alle loro qualità individuali. Ogni uomo ha maniere a lui proprie, e proprio carattere, come ha un personale e una fisonomia; e fa duopo rispet-