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Il carattere

Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)
G. Barbera Editore Firenze, 1872, pagine 375

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   [CAP. VI.] ESEMPI DEL GOVERNO DI SÈ. 169
   gli furono utili in seguito, col non fargli curare le censure dei nemici. In tutti i periodi della vita di Words-worth furono notevoli il suo rispetto di sè e la determinatezza, non meno che la coscienza che aveva del proprio valore.
   Anche il missionario Enrico Martyn fu un esempio di uomo nel quale la violenza del temperamento non era altro che energia compressa e immatura. Da fanciullo s' era mostrato impaziente, petulante, perverso ; ma poi nel combattere senza posa questa sua tendenza a deviare dal retto cammino, venne grado a grado ad acquistare la forza necessaria per domarla affatto, e a conseguire pur anche quella virtù della pazienza, eh' egli aveva tanto ambito.
   Un debole organismo, purché si accompagni a un buon temperamento non impedisce di aver anima grande, operosa, nobile e sovrana. Il professore Tyndall ci ha descritto molto bene il carattere di Faraday, e le fatiche da lui sapute sostenere con tanto sacrifizio in prò della scienza, mostrandolo quale uomo di natura forte, originale ed anche focosa, mentre era pure di una grandissima gentilezza e sensibilità. « Sotto quella dolce e gentile superficie, egli dice, v' era il fuoco di un vulcano. Egli aveva natura eccitabile e ardente; ma per propria virtù seppe convertirne il fuoco in calore centrale e in una potenza di vita, anzi che lasciarlo consumarsi in vane passioni. »
   Vi fu nel carattere di Faraday una qualità assai bella, che vuol essere ricordata; una qualità molto affine al governo di sè stesso ; quella dell'abnegazione. S'egli avesse voluto occuparsi di chimica analitica, poteva in breve salire a grande ricchezza; ma nobilmente resistette alla tentazione, e preferì il cammino della scienza pura. « Calcolando la durata della sua vita, dice Tyn-dall, si può asserire che questo figlio di un magnano, e allievo di un legatore di libri, ebbe a scegliere fra una fortuna che sarebbe stata di un cento cinquanta