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Il carattere

Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)
G. Barbera Editore Firenze, 1872, pagine 375

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   1G8 POTERE DELLA MODERAZIONE. [CAP. YI.]
   e della individuale eccellenza. Era tale l'impero che egli sapeva esercitare sui propri sentimenti, anche nelle maggiori difficoltà e pericoli, da lasciar credere a chi non lo conosceva bene, che quella placidezza e quella quasi impassibilità gli fossero innate. Ma egli aveva anzi un'indole ardente e impetuosa, e la mitezza, la gentilezza, l'affabilità sua, e il rispetto che soleva mostrare ad altrui, derivavano da rigido governo di sè e da una costante disciplina, a cui seppe sottoporsi diligentemente fino dai primi anni. Il suo biografo dice che egli aveva « temperameuto focoso e passioni forti, ma che nei molti casi in cui si trovò esposto a sciogliere loro il freno, sempre sforzossi, e da ultimo gli venne fatto, di reprimere l'une e soggiogare le altre. » E altrove nuovamente dice: « forti erano le sue passioni, e talvolta prorompevano con veemenza, ma sapeva in un istante reprimerle. Forse il governo di sè stesso era la qualità più eminente del suo carattere, e la doveva in parte alla propria disciplina; però sembra che anche la possedesse da natura in grado maggiore d'ogni altro uomo.1 »
   Il temperamento naturale del duca di Wellington era, come quello di Napoleone, moltissimo irritabile ; e gli fu duopo della maggiore vigilanza per riuscire a contenerlo. In mezzo ai pericoli poneva ogni studio a serbarsi freddo e tranquillo, come fanno i capi delle tribù selvaggie d'America. A Waterloo, e in altre occasioni pure, compartì i suoi ordini nei momenti più diffìcili senza la minima commozione, e con un tono di voce quasi più basso dell'ordinario.*2
   Il poeta Wordsworth nella fanciullezza aveva avuto « temperamento duro, iracondo, violento, e riottoso ed ostinato nello sfidare i castighi.» L'esperienza della vita gl'insegnò poi a temperarsi, mentre pur anche le qualità che lo avevano dominato da fanciullo
   1 Life of Washington, di Jared Sparks, pag. 7, 534.
   2 Life of Wellington, di Brialmont.