[CAP. VI.] USO DI UN FORTE TEMPERAMENTO. 167
mio sovrano ; e d' altronde non è tanto P ira quanto il suo prorompere senza giusta causa clic è biasimevole, e dannoso a coloro clie vi si abbandonano.1 »
Anche di Cromwell si dice che da giovane era violento e maligno, iracondo, intrattabile, infrenabile ; che aveva grande energia, ma questa prorompeva in atti di perversità d'ogni sorta. Nella sua città aveva nome di accattabrighe, e sembrava sullo sdrucciolo di peggiorare sempre più, quando fu invaso da spirito di religione, in una delle sue più rigide forme, e quella forte natura di lui venne assoggettata alla ferrea disciplina del Calvinismo. Data così una direzione affatto diversa alla energia del suo temperamento, dopo d'allora cercò sfogo nella vita pubblica, dove poi divenne la potenza regolatrice dell' Inghilterra per lo spazio di quasi venti anni. Gli eroici principi della casa di Nassau furono tutti egualmente segnalati per moderazione, governo di sè, e fermezza di proposito. Guglielmo il Taciturno fu così detto, non per essere uomo silenzioso, che anzi all'occasione era parlatore facondo ed efficace, ma perchè sapeva opportunamente tacere e tenne con ogni studio segreto il suo disegno, mentre il lasciarlo trasparire avrebbe potuto nuocere alla libertà della patria. I suoi modi erano così gentili e conciliativi, che i nemici lo accusarono di timidezza e pusillanimità. Ma quando fu tempo di operare seppe dar prova di coraggio eroico, e della più salda risolutezza. Motley, lo storico dell'Olanda, dice che «l'emblema col quale i di lui amici esprimevano quanto ammirassero la sua fermezza, era uno scoglio nel? oceano, immobile fra le onde fragorose. »
Motley paragona Guglielmo il Taciturno a Washington, al quale somigliò per molti rispetti. L'Americano al pari dell'Olandese, splende nella storia come il più cospicuo esempio della dignità, del valore, della purezza
1 Strafford Papere (Carte di Strafford), I, 87.