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Il carattere

Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)
G. Barbera Editore Firenze, 1872, pagine 375

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   162 DISCIPLINA DOMESTICA. [CAP. VI.]
   plinati, guai a loro, e guai anche alla società alla quale appartengono !
   La casa meglio regolata è sempre quella, in cui la disciplina è più compiuta e meno apparente. La disciplina morale opera colla forza di una legge di natura. Assoggettàti a lei, noi le cediamo inconsapevolmente; e quantunque dia forma e direzione a tutto il carattere, finché la vita non si sia stabilmente costituita, 1' azione sua è per lo più invisibile e quasi non sentita. DelP importanza di una stretta disciplina domestica persuade in singoiar modo il seguente fatto, che leg-gesi nelle Memorie della signora Schimmelpenninck, Una signora, la quale in compagnia del marito aveva visitato molti manicomii d'Inghilterra e del resto d' Europa, asserì di aver potuto osservare che quasi sempre la classe più numerosa dei loro infermi, era di individui stati figli unici, e le cui voglie ne' primi anni non avevano avuto né freno né disciplina; mentre il numero di coloro eh' erano stati di famiglie numerose, e avevano dovuto quindi imparare a moderarsi, era assai minore.
   Quantunque il carattere morale dipenda molto dal temperamento e dalla salute fisica, non che dalla prima educazione domestica e dall' esempio de' compagni, è però in facoltà di ogni uomo il porvi regola, frenarlo e disciplinarlo con sempre desta e continua sorveglianza. Un abile maestro diceva che le inclinazioni e i costumi si possono insegnare come si fa del latino e del greco, dei quali inoltre sono molto più essenziali alla nostra felicità.
   Il dottor Johnson, quantunque dominato continuamente da ipocondria, e preso da questa fino eia'suoi primi anni, quanto lo furono pochi altri al mondo, diceva però, che « 1' avere buono o tristo umore, dipende molto dalla nostra volontà. » Noi possiamo a nostro arbitrio farci pazienti e coutenti, come intolleranti e queruli. Nostra è la colpa se abbiamo tendenza ad esa-