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Il carattere

Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)
G. Barbera Editore Firenze, 1872, pagine 375

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   138 SMANIA DI POPOLARITÀ. [CAP. V.]
   Ora che la massa del popolo 1 ha parte nella vita politica, vi è una tendenza sempre crescente di accarezzare questa massa, di piaggiarla, di non volgerle che parole melate. Le si attribuiscono virtù, eh'essa pur troppo sa di non possedere. Si evita di dire chiaro e tondo in pubblico quelle verità, che sebbene salutari, pure a lei non piacerebbero ; e per guadagnarsene il favore si vorrebbe sovente far vedere che ci muove una simpatia, la quale evidentemente non può essere sentita.
   Ora non li suole ambire il favore dell' uomo di più nobile carattere, di più alta coltura, di costume più specchiato, ma piuttosto quello del più abietto, del più inculto, del peggiore in tutto, perchè il suo voto è generalmente quello della maggioranza. Yedonsi pur anche uomini di molto grado, ricchi, compiti, prostrarsi dinanzi agli ignoranti, i quali non concedono i loro voti che a questa condizione; vedonsi rinunciare ad ogni buon principio, ed essere ingiusti, piuttosto che mettersi al rischio di perdere il favore popolare. Per alcuni è molto più agevole inchinarsi, far riverenze, lusingare, che mostrarsi dignitosi, risoluti, magnanimi ; è più agevole cedere ai pregiudizi, che affrontarli. Vuoisi forza e coraggio per nuotare contro la corrente ; a seconda, anche un pesce morto cammina.
   Questa servile compiacenza per acquistar popolarità andò crescendo rapidamente in questi ultimi anni,
   1 J. S. Mill, nel suo libro On Liberty (Sulla Libertà), descrive la massa del popolo, come « una collettiva mediocrità. » — « A quanto è saggio e nobile, » egli dice, « danno, e devono dare, cominciamento alcuni pochi, anzi, primieramente in generale, un qualche speciale individuo. L' onore e la gloria degli altri è d'esser capaci di tener dietro a questo cominciamento; di saper rispondere nel loro interno a quelle saggie e nobili cose, e di non esservi attirati alla cieca.... In questo nostro tempo il solo esempio di uno che non voglia conformarsi a quello che tutti fanno, il solo rifiuto di piegar le ginocchia all' uso dominante, è già cosa utile. Appunto perchè la tirannia dell' opinione pubblica è tale da far credere biasimevole ogni originalità, dobbiamo desiderare che vi sia chi sfida questa opinione, e che si diano molti originali. L' originalità fu sempre frequente quando o dove abbondò la forza del carattere; e in una società essa generalmente si mostrò in proporzione del genio, del vigore intellettuale e del coraggio morale che quella aveva. Oggi pochissimi osano di comparire originali; e questo rivela il difetto maggiore del nostro tempo. » — Pag. 120-1.