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Il carattere

Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)
G. Barbera Editore Firenze, 1872, pagine 375

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   [CAP. V.] TOMASO MOKE. 131
   morte! » — « Non s' ha a temere che questo, milord? » rispose More. « In tal caso non vi è altra differenza tra voi e me, se non che io devo morir oggi, e voi domani. »
   Mentre a molti grandi uomini fu dato, nei tempi difficili e pericolosi, d' essere confortati e sostenuti dalle loro mogli, More non potè avere questa consolazione. La sua compagna non pensò mai di confortarlo mentre stava rinchiuso nella Torre.1 Costei non si sapeva capacitare eh' egli credesse di aver ragioni sufficienti per ostinarsi a star là rinchiuso quando col non far altro che il volere del Re, sarebbe stato senza indugio messo in libertà, e mandato a godersi la sua bella casa di Chelsea, i suoi libri, il giardino, la galleria e la compagnia della moglie e dei figliuoli. Ella un giorno gli disse: « Io mi stupisco che voi, il quale foste sempre tenuto per uomo saggio, vogliate ora mostrarvi così pazzo, da giacere qui, in questa angusta e immonda prigione, coi topi e colle talpe, mentre vi sarebbe dato di uscirne libero, solo che acconsentiste a fare come hanno fatto i vescovi. » Ma More considerava il proprio dovere con ben altri sentimenti ; non trattavasi per lui semplicemente de' suoi comodi personali : epperciò tutte le istanze della moglie non giovarono a nulla. Egli l'allontanò gentilmente, dicendole con fronte serena : « Non sono io qui vicino al cielo, quanto lo sarei a casa mia?» Ma colei con dileggio esclamò: « Follìe! Follìe! »
   Invece, la figlia Margherita Roper lo incoraggiava a persistere ne' suoi principii, e non mancò mai di consolarlo e confortarlo durante la lunga prigionia. Privo di penna e calamaio, More le scriveva con un pezzo di
   * La prima moglie di Tomaso More, Giovanna Colt, fu in origine una campagnola, eh.' egli stesso aveva istruita nelle lettere, e educata a modo suo. Costei morì giovane, lasciando un figliuolo maschio e tre femmine, delle quali la nobile Margherita Roper assomigliava molto il padre. La seconda sua moglie fu Alice Middleton, una vedova che aveva sette anni più di lui, e non era bella (giacche egli dice eh' era « Ne e bella, nec pudla »),ma caparbia, mondana, e per nulla disposta a rinunciare a' suoi comodi e alla buona vita, in vista di considerazioni quali erano quelle che tanto imperavano su® animo del dì lei marito.