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Il carattere

Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)
G. Barbera Editore Firenze, 1872, pagine 375

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   [CAP. IT.] LO SCOTT E IL SOUTHEY. 101
   più di quello clie si possa far crescere il grano in un terreno ove non sia passato prima ? aratro. Ma vi è tuttavia questa grande differenza, che una combinazione di cose, un caso qualunque può fare che altri mieta ciò che l'agricoltore ha seminato : mentre nessuno può esser frodato, nè dal caso nè per disgrazia, del frutto dei propri studi; e l'ampio, liberale acquisto di cognizioni che uno fa è tutto per lui. Studia, dunque, figliuol mio, e giovati del tempo. Mentre si è giovani, abbiamo leggiero il passo, pieghevole la mente, e possiamo con agevolezza acquistare cognizioni; ma se non approfittiamo della nostra primavera, avremo un' estate sterile e spregevole, non mieteremo che stoppie, e l'inverno della nostra vecchiaia sarà indecoroso e desolato.1 »
   Southey non era meno laborioso di Scott, e di lui potrebbe quasi dirsi essere stato il lavoro parte della sua religione. Non aveva che diciannove anni quando scrisse queste parole : — a Diciannove anni! di certo una quarta parte della mia vita ; forse una parte ben maggiore ! eppure io non ho reso ancora servizio alcuno ai miei simili. Il villanello che ha due soldi al giorno per cacciare i corvi dai campi, è un essere più utile di me, inquantochè preserva il pane, che io mi mangio oziosamente. » Eppure Southey non era stato un fanciullo infingardo; che anzi fu scolare assai diligente. Egli non solo aveva fatto lungo studio della letteratura inglese, ma conosceva altresì, col mezzo di traduzioni, il Tasso, T Ariosto, Omero ed Ovidio. Xulladimeno gli pareva di non aver avuto ancora proposito alcuno nella vita, e decise di fare qualche cosa. Cominciò, e proseguì d'allora in poi un assiduo corso di lavoro letterario, infino all' ultimo della sua vita, « progredendo ogni giorno nel sapere » per usare le parole sue proprie « non tanto ciotto quanto povero, non tanto povero quanto altiero, non tanto altiero quanto di sè contento. »
   1 Life of Scott, eli Lockhart (ediz. in-8), pag. 412.