Capitolo Quarto.
il LAVORO.
« Or mettiti all' opera, e '1 Signore sarà teco. » I Croniche, XXII, 16.
« Lavora come avessi a campare ognora ; adora come avessi a morire allora. » Proverbio toscano.
« Col lavoro si regna. »
Luigi XIV.
« Benedetto lavoro ! se tu fossi mai da Dio riprovato, quale potrebbe essere la sua enedizione! » G. B. Selkirk.
« Ognuno si occupi, e sia in quel miglior modo di cui è capace; così clie venuto a morte abbia la consapevolezza di aver fatto il meglio che poteva. » Sydney Smith.
Il lavoro è uno dei più efficaci educatori del carattere. Ridesta e tiene in disciplina l'obbedienza, la temperanza, l'attenzione, lo studio e la perseveranza; nello stesso tempo comunica all' uomo grazia ed abilità per la sua speciale vocazione, e capacità e destrezza nel dar passo alle consuete faccende della vita.
Il lavoro è la legge del nostro essere, il principio vivente che spinge innanzi uomini e nazioni. Il maggior numero degli uomini deve per necessità lavorare colie proprie mani se vuol campare, ma a tutti poi incumbe di lavorare in un modo o nell' altro, se pur amano di godere convenientemente la vita.
La fatica può essere un peso e un castigo, ma è