[CAP. III.]
EROI DELLA GIOVENTÙ.
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Carlyle, la Vita eli Johnson non avrebbe mai potuto esser scritta. « Boswell ha fatto un buon libro, egli dice, perchè aveva cuore e mente da saper discernere la saggezza, e rappresentarla ; perchè sapeva leggere chiaramente nell' animo altrui, perchè aveva ingegno vivace, e sopratutto per essere amoroso e franco come un fanciullo. »
Molti giovani di mente generosa hanno i loro eroi, segnatamente se si dilettano di leggere. È questo motivo che indusse Àllan Cunningham, mentre era manovale a Nithsdale, a recarsi a piedi fino ad Edimburgo unicamente per vedere colà Walter Scott passare sulla via. Noi ammiriamo, quasi senza saperlo, l'entusiasmo di quel giovinetto, e ci sembra lodevole la cagione per cui si mosse. E ricordato di Giosuè Reynolds, che, fanciullo di non più di dieci anni, allungò la mano tra la folla per toccare Pope, come se vi fosse una qualche virtù in quel contatto. E in tempo men lontano, il pittore Haydon fu superbo di vedere e toccare Reynolds, una volta che questi andò a visitare il di lui paese nativo. Il poeta Rogers parlava spesso dell' ardente desiderio che ebbe, da fanciullo, di vedere il dottore Johnson ; ma che mentre stava già colla mano sul martello della porta in Bolt Court, gli era venuto meno il coraggio e se n' era andato. Anche il defunto Isacco Disraeli, nella sua giovinezza si portò collo stesso intendimento a Bolt Court ; ma sebbene avesse avuto il coraggio di bussare, con gran dolore intese dal servitore, che l'insigne lessicografo era da poche ore spirato.
Al contrario, chi ha mente piccina e gretta non sa ammirare con sincerità. Per sua grande sventura, è incapace di apprezzare, e molto meno di aver riverenza pei grandi uomini e per le grandi cose. Le nature volgari ammirano con volgarità. La più alta idea che un rospo possa formarsi della bellezza, è quella della sua femmina. La maggiore idea che un piccolo scempiato può farsi dell' umana natura, è quella di un grande
Smiles. — Il Carattere. 6