76 POTERE DELLE NATURE GENTILI. [CAP. III.]
appresa dai librij tutto quanto aveva imparato dalla scienza, tutto quanto gli aveva rivelato la conoscenza del mondo e de' suoi affari, e dall' altra 1' eccitamento al bene e l'istruzione ricavata dal conversare con Burke, questa avrebbe preponderato. »
Il professore Tyndall, parlando dell' amicizia di Faraday, dice eh' era un eccitamento ed una ispirazione. Dopo aver passato una sera con lui, scrisse : « Quanto egli opera desta ammirazione, ma il trovarsi con lui a contatto infiamma ed eleva il cuore. Questo e l'uomo che veramente può dirsi dotato di grande potenza. Io amo la forza, ma la desidero compagna alla modestia, alla tenerezza, alla dolcezza, come sta nel carattere di Faraday. »
Anche le più gentili nature hanno facoltà di volgere al bene 1' altrui carattere. Words'worth sembra essere stato specialmente impressionato dal carattere della sorella sua Dorotea, la quale esercitò un potere durevole sulla mente e sul cuore di lui. Egli dice che questa sorella fu la benedizione non meno della sua fanciullezza, che dell' età matura. Quantunque fosse due anni minore di lui, colla tenerezza e la soavità grandemente contribuì a formare la sua natura e a schiudergli la mente all' incanto della poesia : « Ella mi diede occhi, ella mi diede orecchi, ella per me ebbe le cure più minute, per me la sollecitudine più delicata : era il suo cuore una fonte di dolci lacrime e di amore, e di pensiero e di contento. » Così le nature più gentili, col-l'attrattiva dell'affetto e dell'intelligenza, sono capaci di formare i caratteri di uomini destinati ad agire sulla specie umana, e ad elevarla in tutto il corso dei tempi.
Guglielmo Napier attribuiva la direzione del suo carattere, dapprima all'avviamento impressovi dalla madre sua, mentre era fanciullo ; e di poi, fatto uomo, al nobile esempio del suo comandante, Giovanni Moore. Questi non tardò ad accorgersi delle doti del giovane ufficiale, che fu uno di coloro ai quali il generale volse