[CAP. III.] LA VITA È ERA GRANDE BANDIERA. 73
   e via via; come avviene eli una pietra gettata in uno stagno, che suscita dei cerchi, i quali ne suscitano altri più larghi, e questi altri, finché l'ultimo vada a toccare le sponde.... Quasi tutto quanto v' ha di buono al mondo, a mio credere, discese così a noi per tradizione da tempi remoti, e spesse volte da ignoti centri di bontà.1 » Parimenti Ruskin dice, che quanto nasce dal male genera un male ; e quanto nasce dal valore e dall' onore, insegna ad essere valenti ed onorati. »
   Perciò avviene, che la vita di ogni uomo sia continuamente un buono o cattivo esempio agli altri. La vita di un uomo buono è nel tempo stesso la più eloquente scuola di virtù e il rimprovero più severo del vizio. Il dottore Hooker diceva della vita di un pio ecclesiastico da lui conosciuto, eh' ella era « una visibile retorica, » atta a far sentire quanto sia bella la bontà, anche ai cuori più lontani da Dio. Lo stesso disse il buon Giorgio Herbert nell' assumere il governo della sua parrocchia: « Sopra tutto io farò di vivere lodevolmente, perchè la vita virtuosa di un ecclesiastico ha molta efficacia per ottenere riverenza ecl amore, o almeno a desiderare di poter vivere come lui. E così io voglio fare, egli aggiunse, perchè vìviamo in tempi in cui giovano più i buoni esempi che i precetti. » Lo stesso buon religioso, una volta che gli fecer rimprovero di un atto di gentilezza verso un pover' uomo, che pareva sconveniente alla sua dignità, disse questo bel motto, « che il ricordarsi sì fatte azioni, sarebbe stato per lui come udir una musica nel cuor della notte.2 » Isacco Walton fa menzione di una lettera di Giorgio Herbert al vescovo Andrewes, intorno al vivere santamente ; la qual lettera il vescovo « si mise in seno, » e soleva mostrarla a' suoi discepoli, « ma poi sempre la riponeva nel posto, ove primieramente l'aveva
   ! Da una lettera di Moseley, letta in una adunanza commemorativa, che fu tenuta poco dopo la morte dell'ultimo lord Herbert di Lea.
   2 Izaak Waltox's Life of George Herbert.