[CAP. III.] ESEMPIO DEL DOTTORE ARNOLD. 71
grande leva con cui egli si studiava di rialzare il carattere della sua scuola. Egli innanzi tutto procacciava d'infondere spirito retto ai migliori delle classi, coli' eccitare i loro buoni e nobili sentimenti ; poi col mezzo loro faceva sì che lo stesso spirito si propagasse negli altri, coli' imitazione, coli' esempio, col-1' ammirazione. Egli mirava a convincerli eh' essi tutti cooperavano insieme a lui. ed erano al pari di lui moralmente responsabili del buon andamento dell' istituto. Uno de' principali effetti di questo nobile sistema di disciplina era, che ispirava ai giovinetti energia e dignità ; poiché sentivano che si poneva fiducia in loro. Anche in quella scuola (a Rugby) naturalmente v' erano dei tristi, come ve n' ha in tutte ; e a questi il maestro credeva dover suo di tener sempre l'occhio addosso, d'impedire che col cattivo esempio guastassero gli altri. In certa occasione egli ebbe a dire a un assistente: « Vede que' due allievi che vanno insieme ? Credo sia la prima volta che così si accompagnano. Vorrei eh' ella stasse ben attento alla compagnia che si fanno ; nulla ci scopre meglio i mutamenti che possono avvenire nel carattere di un giovinetto. »
L' esempio che dava colla propria condotta il dottor Arnold, come è di ogni grande istitutore, era una ispirazione. Alla sua presenza, i giovani imparavano a rispettare sè stessi ; e dalla radice di questo rispetto rampollano le più maschie virtù. « La di lui presenza, dice il suo biografo, sembrava creare una nuova fonte di morale salute e eli vigore in essi, e fornire alla vita un interesse e una nobiltà che ritenevano poi a lungo, anche dopo essersi da lui separati; la quale anzi stava così abitualmente nel loro pensiero, come una viva immagine, che quando egli venne a morire, il vincolo non parve sciolto ancora, e il senso della separazione andò quasi perduto nel più profondo senso di una vita e di una unione indistruttibile.1 » Per tal
1 Dean Stantlet's, Life of Dr. Arnold, I, 151. (Ediz. 1858.)