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Il carattere

Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)
G. Barbera Editore Firenze, 1872, pagine 375

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   GO
   LE NAZIONI E LE MADRI.
   [CAP. II.]
   fogate dal sensualismo. Il carattere della donna erasi depravato. Non si aveva riguardo alla fedeltà coniugale ; la maternità era un'onta; famiglia e casa erano del pari corrotte. La umana società non era più allacciata dalla purità domestica. La Francia non aveva più madri; i figli andavano senza freno; e la rivoluzione scoppiò « fra gli urli e la violenza feroce delle donne.1 »
   Ma della terribile lezione non si tenne conto, e la Francia ha più volte eli nuovo sofferto miseramente per il difetto di disciplina, di obbedienza, di abnegazione, di buon costume, che solo possono essere attinti veramente in seno alla famiglia. Dicesi che Napoleone III attribuisca la recente impotenza eiella Francia, per cui giacque sfinita e sanguinosa ai piedi de' suoi conquistatori, alla frivolezza e mancanza di principii del popolo, e ali' amore eccessivo dei piaceri ; il quale de-vesi però confessare, aver egli stesso non poco fomentato. Sembrerebbe dunque che la disciplina di cui pur sempre ha tanto bisogno la Francia, ov' ella voglia divenir saggia e grande, sia quella ancora che eliceva il primo Napoleone • — educazione domestica, data da buone madri.
   1 li Figaro di Beaumarchais, per cui tanto si commosse la Francia, poco prima che irrompesse la rivoluzione, può esser considerato come una commedia tipica ; ella dà la misura della morale della classe alta, non meno che della inferiore, per ciò che s'appartiene alle relazioni dei due sessi. Herbert Spencer dice : « Separa quanto tu vuoi gli uomini coi titoli di alti, di medii e di bassi, non potrai fare che non siano individui della stessa società, sui quali può lo stesso spirito del secolo, formati sullo stesso tipo di carattere. La legge meccanica, che azione e reazione sono eguali, ha la sua analogia nella morale. L' azione di un uomo verso un altro, da ultimo tende a produrre sopra entrambi il medesimo effetto, sia desso buono o cattivo. Metti gli uomini in relazione fra loro, e non potrà nè divisione di caste, nè differenza di fortune, impedire che non si assimilino.... Le stesse cagioni che presto conformano un individuo alla civil società, producono, sebbene con più lento processo, la generale uniformità di un carattere nazionale.... E finché durano le cagioni assimilatrici che ciò producono, è pazzia il supporre che una parte qualunque di una comunità esser possa moralmente diversa di un' altra. In qualunque classe tu veda la corruzione, sta' pur certo che ciò significa esser corrotte egualmente tutte le classi; sta' certo esser questo il sintomo di una cattiva diatesi sociale. Mentre la linfa della depravazione esiste in una parte del corpo politico, nessun' altra parte può andarne esente. » — Social Statistics, cap. XX, § 7 (Statistica sociale).