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Il brigante Crocco e la sua autobiografia

Basilide Del Zio
Tipografia G. Grieco| 1903| pagine 113

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   conosce località. Guardie nazionali e squadriglie animate con ordine del giorno| perlustrando indefessamente. I pochi briganti| grassatori che sono in questo tenimento| sfuggono facilmente vigilanza. Sarebbe utile squadriglia a piedi per Melfi. La prego approvarla. Il sotto-prefetto».
   Ed in data 29 maggio 1864| il sotto-prefetto di Melfi faceva noto al prefetto di Potenza ed al comando della sotto-zona di Rionero| la situazione dei briganti nel distretto di Melfi col seguente telegramma diretto al prefetto: «Prefetto Potenza -Comando sotto-zona in Rionero - Bande fisse esistenti circondario sono: 1° Crocco e Tortora che frequentano Lagopesole| Cerro Venosa| bosco Montemilone e Monticchio; 2° Tortora che si aggira sempre bosco Sanfele| Santacroce| S. Cataldo| Monte Sirico| Toppo de Cillis| Buccito; 3° banda Strusci che si tiene fra questi e circondario Campagna; 4° piccola banda grassatori melfitani e barilesi che vive bosco Frasca| Cisterna| Galliano e Cerro Venosa. In tutto ascendono dai 60 ai 70 che alle circostanze si uniscono. Attaccati ed inseguiti riparano sempre in quello di Calitri| Lacedonia e Campagna».
   Sicché il generale Pallavicini| nell'assumere il comando delle zone riunite di Melfi e Lacedonia| era a piena conoscenza della situazione del brigantaggio nel melfese e suoi dintorni. Egli| disponendo di tutte quelle forze| delle quali abbiamo fatto cenno più sopra| si diede con ogni energia alla distruzione dei briganti.
   Il Pallavicini trovò a sua disposizione guardie nazionali e squadriglie a cavallo. Di queste già nei precedenti anni ce ne erano state parecchie| ed avevano resi importanti servizi alla causa nazionale ed alla sicurezza pubblica. Nel 1864| e propriamente nei primi mesi| se ne formò una comandata dal canonico venosino| signor Giuseppe Nicola Briscese. Costui| come si scorge da un telegramma del sotto-prefetto di Melfi al prefetto di Potenza| in data 11 aprile 1864| chiese di formare una squadriglia a cavallo pel tenimento di Venosa| colla stabilita diaria. Si ripromette da ciò| telegrafava il sotto-prefetto| «utile servizio sicurezza pubblica; 28 domande già state dirette a quest'ufficio; tutti buoni cacciatori; la maggior parte proprietari. Veda se sia caso accettare proposta».
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