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Il brigante Crocco e la sua autobiografia

Basilide Del Zio
Tipografia G. Grieco| 1903| pagine 113

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Capitolo Quarto
   La Legge Pica - Commissione d'inchiesta - Il 2° reggimento fanteria -Attacco del 2 giugno - Il Tenente Bollarti e la sua morte -1 cavalleggeri di Lucca - Attacco e morte del brigante Malacarne - lì tenente Matteucci - il capitano Ottolenghi ferito - Situazione dei briganti nel distretto di Melfi -Comando delle due zone riunite di Melfi e Lacedonia - Il generale Pallavicini - Giuseppe Caruso.
   Fallito così ogni tentativo di presentazione| e divenuti più audaci i capi-banda| dopo gli errori del generale Fontana| e le blandizie loro concesse dalle autorità; consci della loro potenza e della infelice tattica a combatterli; incoraggiati dai borbonici| e coadiuvati dai manutengoli| ricominciarono le loro antiche gesta| non solo nel Melfese| ma in tutta la provincia. Questo stato impensierì finalmente il Governo| e venne nominata la Commissione di inchiesta| per studiare la vera causa di tanti mali| e consigliare i provvedimenti efficaci ad estirparli.
   La Commissione fu composta dei generali Sirtori e Bixio| degli onorevoli Saffi ed Argentino e di parecchi altri. La Commissione venne| girò tutte le provincie infestate dal brigantaggio| e si ebbe come provvedimento la famosa legge Pica| promulgata il 15 agosto 1863. Con questa legge vennero stabiliti tribunali militari pei reati di brigantaggio; la pena della fucilazione pei colpevoli presi a mano armata; lavori forzati a vita ai ricettatori e somministratori di viveri| notizie ed aiuti di ogni maniera; facoltà al Governo di condannare per un anno a domicilio coatto gli oziosi| camorristi e sospetti ladri; diminuizione di uno a tre gradi di pena ai briganti volontariamente costituiti.
   «Questa legge| scrive il Riviello| accrebbe nelle nostre contrade il disordine e lo spavento| imperocché lo spirito eccezionale ed inesorabile della legge| contro i briganti e manutengoli| rin-folcò le ire partigiane| e le vendette personali in ogni paese della provincia| ed elevò spesso a prova di colpa e di condanna la fallacia degli indizi e dei sospetti| e quindi la delusione| il capric-
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