232 il governo socialista
Il regime collettivista può finalmente essere integralmente applicato.
I capitalisti naturalmente hanno colto il destro del periodo di preparazione per emigrare all'estero; i socialisti non hanno frapposto indugio a distrugger subito 1' odiato Gran Libro del Debito Pubblico e a confiscare i beni immobili.
Tutte le proprietà appartengono ora allo Stato non eccettuati i depositi nelle Casse di Risparmio. E il provvedimento è logico dal lato socialistico ; ma non va troppo a sangue dei piccoli depositanti, i quali, vedendo così incamerati i loro sudati risparmii, incominciano a chiamare quella espropriazione un furto.
Si procede quindi alla ripartizione delle abitazioni, dei mobili, delle professioni secondo i principii di uguaglianza e qui nuove delusioni. Tutti i più belli edifizii son riservati ai pubblici servizi! e alla popolazione, i più umili.
Va da sè che la famiglia è soppressa.
Mentre gli individui dai 20 ai 60 anni sono costretti a lavorare 8 ore al giorno nei laboratori! nazionali, i ragazzi e i vecchi sono a carico dello Stato. Poco giova il ricalcitrare sentimentale: il nonno deve andare all'ospedale e il bambino al blefotrofio nazionale.
Bon gre mal gre, vale a dire, per amore